Ministero degli affari interni (Ucraina)

Ministero degli affari interni
(UK) Міністерство внутрішніх справ України
SiglaМVS
StatoRSS Ucraina (bandiera) RSS Ucraina (1918-1991)
Ucraina (bandiera) Ucraina (dal 1991)
OrganizzazioneGabinetto dei ministri dell'Ucraina
TipoMinistero statale
Istituito22 gennaio 1918
MinistroIhor Klymenko
Bilancio66 miliardi di
SedeKiev
Sito webwww.mvs.gov.ua/

Il Ministero degli affari interni dell'Ucraina (in ucraino Міністерство внутрішніх справ України, МВС?, Ministerstvo vnutrišnich sprav Ukraïny, MVS) è un dicastero del gabinetto dei ministri ucraino deputato alla gestione della sicurezza interna dello stato.

Controlla la Polizia nazionale, la Guardia nazionale, la Polizia di Frontiera, la Polizia di pattuglia per incarichi speciali, la Guardia costiera e il Servizio d'emergenza nazionale.[1]

Prima del 2015 il ministero controllava anche la Militsiya ucraina, soppressa con una riforma promossa dal presidente Petro Porošenko. Prima del loro scioglimento nel 2014 anche le Berkut erano parte del ministero.[2][3]

Il Ministero degli affari interni è parte attiva nel lavoro di schedatura e diffusione dati sensibili delle persone che presumibilmente rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale dell'Ucraina, tramite il sito Myrotvorec'.

Storia

Originariamente il ministero è nato nel 1919 con il nome di Commissariato del popolo per gli affari interni della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, tuttavia dal 1930 al 1991 ha fatto parte di diverse agenzie sovietiche.

Nel 1991 venne ufficialmente ristabilito come ministero degli affari interni della Repubblica Ucraina.

Note

  1. ^ (EN) National Police established in Ukraine, su Interfax-Ukraine. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  2. ^ Ucraina, cancellati i reparti speciali Berkut. Putin avvia maxi "esercitazione" al confine, su Il Fatto Quotidiano, 26 febbraio 2014. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  3. ^ (EN) Ukraine launches Western-style police force to set a marker for reform, in Reuters, 6 luglio 2015. URL consultato il 19 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2018).

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