Miklós Pálffy (1552-1600)
Miklós Pálffy de Erdőd (Čabradský Vrbovok, 10 settembre 1552 – Červený Kameň, 23 aprile 1600) è stato un militare ungherese. BiografiaMiklós Pálffy era il figlio più giovane di Peter Pálffy (1512-1568) e di sua moglie, Sophia Dersffy di Zerdahely (1525-1569). Miklós ricevette un'eccellente educazione per la sua epoca, anche per un membro dell'aristocrazia, dal momento che a patire dal 1564 venne accolto alla corte imperiale di Vienna ove ebbe modo di formarsi, oltre ad intraprendere un grand tour che toccò la Grecia, Costantinopoli, la Germania, i Paesi Bassi, la Francia e la Spagna. Il 25 aprile 1581, l'imperatore Rodolfo II gli concesse coi suoi fratelli la dignità baronale. Pálffy si distinse anche come uno tra i migliori comandanti ungheresi del suo tempo. Nel corso della sua carriera militare prese parte a circa 30 campagne contro gli ottomani, sebbene si conquistò i successi principali con la cosiddetta "Lunga Guerra". Il 29 marzo 1598, insieme al barone Adolfo di Schwarzenberg, conquistò la fortezza di Győr, un centro estremamente importante per la cristianità, al punto che l'imperatore Rodolfo ordinò di costruire ovunque monumenti per commemorare l'evento. Per il grande successo dell'impresa, Miklós ricevette anche i ringraziamenti personali via lettera dai papi Gregorio XIII e Clemente VIII. Quest'ultimo in particolare, nel giugno del 1595, pubblicò un breve pontificio nel quale lodava il barone ungherese per i suoi "meriti eccezionali in difesa della fede cattolica [...] di cui siamo estremamente contenti". Dopo questa battaglia, Pálffy divenne estremamente popolare in tutto il Sacro Romano Impero e nel regno d'Ungheria, luogo quest'ultimo ove si conquistò il soprannome di "a törökverő" ("Il pipistrello turco"). Oltre a numerosi altri doni e onorificenze, gli venne assegnato il comando del castello di Presburgo. Nel 1599 venne elevato dall'imperatore al rango di conte del Sacro Romano Impero. Il 23 aprile 1600, Nikolaus Pálffy morì inaspettatamente a Červený Kameň. Venne sepolto un mese dopo, secondo l'usanza del tempo, a Bratislava, nella cattedrale di San Martino, con grande partecipazione di popolo. Il corteo funebre venne scortato dal consiglio comunale di Presburgo al gran completo, con le corporazioni cittadine, le confraternite e l'alto clero con in testa il primate d'Ungheria, l'arcivescovo János Kutassy (1545-1601). Nel 1601, la vedova di Pálffy, Maria Magdalena Fugger, commissionò allo scultore August Paul Mayr la realizzazione di una tomba monumentale per celebrare la memoria del defunto consorte che rappresenta il condottiero a grandezza naturale, in armatura. Matrimonio e figli
Il 4 giugno 1583, Miklós Pálffy sposò Maria Magdalena Fugger-Kirchberg-Weißenhorn (30 aprile 1566, Augusta - 29 maggio 1646, Červený Kameň), la quale portò al marito il feudo di Červený Kameň come dote. Il matrimonio fu estremamente felice e la coppia ebbe insieme otto figli di cui solo sei raggiunsero l'età adulta:
Ascendenza
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