Mia cugina Rachele (romanzo)
Mia cugina Rachele (My Cousin Rachel) è un romanzo scritto nel 1951 da Daphne du Maurier. TramaNel primo Ottocento, Philip Ashley, orfano dei genitori, viene allevato dal cugino Ambrose Ashley, di vent'anni maggiore, in una tenuta signorile in Cornovaglia. Il cugino è misogino e non intende sposarsi e preferisce curare la sua proprietà. Per ragioni di salute Ambrose parte per il continente, lasciando Philip, poco più che ventenne, a casa. Dopo qualche mese arriva a Firenze dove conosce una cugina, Rachele, vedova di un conte italiano: ben presto la misoginia di Ambrose scompare e scrive al cugino che si è sposato con Rachele. Giungendo da Ambrose notizie scarse ma preoccupanti, Philip, d'accordo col suo padrino e tutore Nick Kendall, si reca a Firenze, e arrivato alla villa di Fiesole, apprende che il cugino è morto e Rachele se ne è andata. Ritornato a casa Philip comincia a odiare Rachele per averle sottratto l'amato cugino, e quando la donna annuncia l'arrivo in Inghilterra egli si propone di accoglierla con la massima freddezza se non con aperta ostilità. Invece succede che Rachele riesce a farsi benvolere da tutti, o quasi. Come Ambrose, pian piano anche Philip è ammaliato da Rachele e se ne innamora e infine il giorno del suo venticinquesimo compleanno, in cui diviene legalmente un adulto, le regala tutta la proprietà e i gioielli di famiglia, e le propone di sposarlo. Rachele però rifiuta. Philip non se ne dà pace e un po' alla volta diviene sospettoso e pensa che Rachele abbia ucciso il cugino per appropriarsi dei suoi beni. Il finale però resta aperto a ogni interpretazione. Personaggi
StileIl romanzo è raccontato in prima persona da Philip, come un ricordo, dopo un primo capitolo introduttivo. Adattamenti cinematografici
Edizioni italiane
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