L'opera, riconosciuta come il primo oratorio luterano, è costituita da sette cantate e venne dedicata da Dietrich Buxtehude all'organista e compositore Gustaf Düben. Il testo latinoMembra Jesu nostri patientis sanctissima, noto anche come Rhythmica Oratio, è un poema attribuito a Bernardo di Chiaravalle, ma, molto più probabilmente, è opera dello scrittore medioevaleArnolfo di Leuven, morto nel 1250. L'oratorio è diviso in sette parti, ciascuna delle quali corrispondente a una parte del corpo crocifisso di Gesù: piedi, ginocchia, mani, costato, torace, cuore e testa.
Struttura
Ognuna delle sette cantate del Membra Jesu Nostri è divisa a sua volta in sei sezioni: un'introduzione strumentale, una parte cantata da cinque voci (a eccezione delle cantate quinta e sesta, dove sono usate solo tre voci), tre arie per una o tre voci, ciascuna seguita da un ritornello strumentale, e una ripetizione della parte strumentale. La prima e l'ultima cantata, però, si discostano da questo schema: nella prima il coro ripete la prima aria dopo la ripetizione, mentre nell'ultima le cinque voci cantano l'ultima aria e l'amen finale al posto della ripetizione.
Buxtehude selezionò alcuni versetti biblici per i concerti e tre strofe da ogni parte del poema per le arie. I testi biblici sono scelti per indicare le parti del corpo di Gesù e provengono in gran parte dall'Antico Testamento. La struttura ritmica è dettata dal testo: il metro della Rhythmica Oratio, infatti, influisce sulle scelte ritmiche fatte da Buxtehude (esempi 1 e 2).
Esempio 1 (le sillabe sulle quali cade l'accento sono in neretto):