MeddixIl termine meddix (in lingua latina; plurale meddices) o meddíss (in lingua osca, "medos" diritto e "dik" che rende manifesto, ovvero "quello che rende manifesta la legge"[1]) identificava un magistrato presente tra i popoli sabellici, in particolare gli Equi i Sanniti e i Volsci. Il meddix era il corrispondente del magistratus romano, figura generica il cui appellativo ne indicava le funzioni e il grado, anche se nel caso dei popoli di lingua osca la funzione militare della carica, comunque presente, era meno accentuata rispetto alle cariche romane; la sottolineatura, nel caso dei meddix, cadeva piuttosto sulle funzioni giudiziarie[2]. Il meddix tuticusIl più alto magistrato sannitico era il meddix tuticus. Eletto annualmente, era il capo militare del Touto (lo "Stato" sannita), ne curava l'amministrazione della legge, delle finanze, della religione e presiedeva le assemblee collegiali che aveva il potere di convocare. I meddix minoriAccanto al meddix tuticus coesistevano altri meddices: alcuni erano a capo di singoli pagi (villaggi e città minori), altri ricoprivano funzioni specializzate, altri infine erano semplicemente dei magistrati di grado inferiore e subordinato[2][3], senza che particolari attributi ne definissero una specializzazione[4]. Il meddix decentarius svolgeva funzioni di carattere finanziario e fiscale, ma con minore autonomia del quaestor ("questore") romano a cui poteva essere equiparato[3], mentre non del tutto chiare risultano le funzioni del meddix aticus, appellativo attribuito in un'iscrizione ai meddices di Corfinium[2]. Altri meddices minori sono noti attraverso una denominazione romana, come aedilis ("edile"), censor ("censore") ed altre, senza che ciò significasse una derivazione della funzione sabella dall'omonima romana, ma solo il fatto che «la nomenclatura romana si poteva adattare meglio di quella osca a funzioni sempre più specializzate»[3]. Non si ha notizia della simbologia ufficiale che accompagnava i meddices, ma solo supposizioni che non superano lo stadio di ipotesi[senza fonte]. NoteBibliografiaFonti primarieLetteratura storiografica
Atti, miscellanee e riviste
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