La sua produzione artistica è nota per le illustrazioni di genere fantastico nel campo della letteratura di fantasy e fantascienza, soprattutto in Italia e Stati Uniti [1]. Nel corso della carriera ha conseguito diversi riconoscimenti tra cui un Premio Chesley[2], assegnato da ASFA, l'Associazione americana degli Artisti di Fantascienza e Fantasy. Nel 2021 ha vinto l'European Grandmaster, conferito dalla European Science Fiction Society, per il suo contributo nell'arte fantastica[3] e nel biennio 2021-2022 è giunto Finalista al Premio Hugo (miglior artista professionista)[4][5], presentato dalla Worldcon, il congresso mondiale degli appassionati di fantascienza.
Biografia
Nasce a Napoli nel 1961. Dopo aver conseguito la maturità classica, inizia a lavorare come graficopubblicitario. Dal 1988 si trasferisce a Torino e dal 1995 avvia la carriera professionale di illustratore nel campo dell'editoria di genere fantastico pubblicando diversi lavori in copertina sulla britannica Interzone.
Versatile sperimentatore, Manzieri abbandona presto le matite e i pennelli, divenendo uno dei primi illustratori digitali a utilizzare un computer e una tavoletta grafica per simulare le tecniche manuali della pittura tradizionale. Nel 1997 viene invitato a esporre i suoi lavori a Digipainting '97[6], la prima Mostra Internazionale di Arte Digitale patrocinata dal Comune di Roma. Con l'occasione firma il Manifesto del Digitalismo[7], assieme ad altri artisti intervenuti per l'evento, tra cui Laurence Gartel, Lorenzo Paolini, Dominique De Bardonnèche, Debi Lee Mandel, Bert Monroy, Cher Threinen-Pendarvis.
Ospite d'onore in numerose manifestazioni in Italia e Svizzera, ha realizzato poster e locandine ufficiali per eventi come: Lucca Comics & Games (2014)[9], Sassari Comics & Games (2016), Fantasy Basel (2016)[10], Zurich Game Show (2018, 2019), Cartoons on the Bay (2019)[11][12], Eurocon (2021)[13] e Starcon (2023)[14].
Tra il 1988 e il 2012 ha alternato le sue attività di illustratore a numerose collaborazioni e consulenze editoriali nel campo dei fumetti, dall'acquisizione di diritti esteri in campo artistico per case editrici al management di librerie specializzate[15], fino alla decisione di abbandonare la carriera lavorativa per dedicarsi a tempo pieno all'illustrazione[16].
I suoi lavori sono stati inclusi negli annuari internazionali Spectrum, the Best in Contemporary Fantastic Art (Vol. 6, 11, 20)[17] e Infected by Art (Vol. 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12).
2003: Chesley Awards per la Miglior Opera Monocromatica, Inedita - Toronto, (Worldcon) con l'illustrazione The Skimmer's Lagoon, ispirata alla serie Shadowmarch di Tad Williams[22]
2014: Asimov’s Readers’ Award come Miglior Copertinista per la rivista Asimov's Science Fiction con l'illustrazione Paradises Lost, ispirata all'omonima storia di Ursula K. Le Guin[23]
2015: Asimov’s Readers’ Award come Miglior Copertinista per la rivista Asimov's Science Fiction con l'illustrazione The Citadel of Weeping Pearls, ispirata all'omonima storia di Aliette de Bodard[24]
2019: Asimov’s Readers’ Award come Miglior Copertinista per la rivista Asimov's Science Fiction con l'illustrazione Waterlines ispirata all'omonima storia di Suzanne Palmer[25]
2022: Asimov’s Readers’ Award come Miglior Copertinista per la rivista Asimov's Science Fiction con l'illustrazione Falling Off the Edge of the World ispirata all'omonima storia di Suzanne Palmer[27]
2003: Chesley Awards Nominee per la Miglior Opera a colori, Inedita con l'illustrazione Briony, Princess of Shadowmarch, ispirata alla serie Shadowmarch di Tad Williams[30]
2004: Chesley Awards Nominee per il suo contributo ad ASFA, The Association of Science Fiction and Fantasy Artists,[31]
2008: Chesley Awards Nominee per la Miglior Copertina su Rivista con l'illustrazione Lázaro y Antonio, ispirata all'omonima storia di Marta Randall[32]
2009: Chesley Awards Nominee per la Miglior Copertina su Rivista con l'illustrazione Five Thrillers, ispirata all'omonima storia di Robert Reed[33]
2014: Chesley Awards Nominee per la Miglior Copertina su Volume, edizione rilegata, con l'illustrazione Book of Iron, ispirata all'omonima novella di Elizabeth_Bear e per la Miglior Copertina su Rivista con l'illustrazione What the Red Oaks Knew, ispirata all'omonima storia di Elizabeth Bourne e Mark Bourne[34]
2016: Chesley Awards Nominee per la Miglior Copertina su Rivista con l'illustrazione The Citadel of Weeping Pearls, ispirata all'omonima storia di Aliette de Bodard[35]
2019: Chesley Awards Nominee per la Miglior Copertina su Volume, edizione rilegata, con l'illustrazione The Tea Master and the Detective, ispirata all'omonima novella di Aliette de Bodard[36]
2022: Finalista Premio Hugo come Miglior Artista Professionista[41]
2024: Frank R. Paul Awards Nominee per la Miglior Copertina su Volume con l'illustrazione Maryon's Gift, ispirata all'omonima storia di Paul McAuley[42][43]