Maurenzio di Napoli
Maurenzio di Napoli (fl. VII secolo) è stato un militare bizantino, duca di Napoli nel 598-599. BiografiaMaurenzio fu un Magister militum, al comando delle truppe bizantine del Ducato di Napoli.[1] Nel settembre 590, il papa invitò lo scolastico Paolo ad aiutare Maurenzio, il quale, in veste di chartularius, si recò in Sicilia, mentre nel febbraio 591, quest'ultimo soccorse Nonnoso a recuperare alcune proprietà.[2] In seguito il papa gli inviò una lettera rammaricandosi della sua mancata difesa nei confronti di Teodoro, vir memorandus e latore del papa e, inoltre, gli chiese di proteggere Vectanos, conte nel castello di Miseno.[1] Il papa lo incaricò anche di intervenire (con il suddiacono Antemio e il vescovo Fortunato) nei confronti di Mauro, il quale affermò di aver ricevuto dal vir magnificus Felice quattrocento solidi, garantendo di saldare il debito.[3] In un'altra lettera il papa gli chiese di alleggerire i turni di guardia in favore dell'abate Teodosio, cosicché quest'ultimo possa dedicarsi liberamente alla preghiera.[4] Nell'aprile 596 papa Gregorio gli inviò una lettera riguardante una questione con il notaio Castorio, apocrisario pontificio a Ravenna.[5] Nel febbraio 598 ottenne l'eredità del fratello Giovanni, in seguito alla richiesta del papa all'abate del monastero romano di Sant'Andrea Apostolo al Clivus Scauri, Candido.[6] Nel febbraio-aprile 599 il papa ordinò a Fantino, rettore del patrimonio palermitano, di convincere Vittore, vescovo di Palermo, a concludere la causa della diocesi contro Maurenzio.[7] Nell'aprile 599 il papa ordinò al curator di Ravenna, Teodoro, di cedere il precarium agli emissari di Maurenzio, all'arcivescovo di Ravenna Mariniano di proteggere gli emissari napoletani e al notaio Mena di occuparsi della burocrazia.[8] Note
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