Matteo Babini

Matteo Antonio Babini

Matteo Antonio Babini, anche noto come Babbini (Bologna, 19 febbraio 1754Bologna, 22 settembre 1816), è da considerare come uno dei maggiori cantanti lirici della fine del XVIII secolo.

Biografia

Dopo aver studiato nella sua città con Arcangelo Cortoni, egli debuttò, a Modena, incredibilmente giovane, come secondo tenore, nel 1770/71, probabilmente nella prima versione del Demetrio di Paisiello[1]. Dopo essersi esibito in diversi teatri italiani, ma soprattutto al San Benedetto di Venezia, in ruoli ancora non da primo tenore, Babini fu scritturato prima presso la Corte di Berlino e, poi, al seguito di Paisiello, presso quella di San Pietroburgo (1777/1781), dove fu molto apprezzato nelle opere del compositore pugliese, anche eccezionalmente in alcune di genere giocoso, genere che egli frequentò invece assai poco in Italia. Secondo The Grove Dictionary of Opera[2], egli si esibì poi, praticamente in tutta Europa, da Lisbona a Madrid, da Vienna a Londra, dove, nel 1786, partecipò alla prima del Giulio Sabino di Cherubini. Particolarmente importanti per lo sviluppo delle sue tendenze artistiche verso la recitazione realistica, sembrano essere stati i ripetuti viaggi a Parigi, nel 1787/1789 e poi nel 1792, e cioè in momenti topici per la rivoluzione, in fase prima di maturazione e di esplosione, e poi di sviluppo.

La sua carriera in Italia continuò con grande successo per tutti gli anni novanta (partecipò fra l'altro alla prima de Gli Oriazi e i Curiazi di Cimarosa, creando la parte dell'eroe vilain, Marco Orazio ), fino al suo addio alle scene nel 1803, quando comunque veniva ancora chiamato ad eseguire prime rappresentazioni da compositori come Zingarelli e Bertoni. Ristabilitosi nella sua città natale, dopo una carriera italiana tutta incentrata su Venezia, egli si diede all'insegnamento sia del canto che dell'arte scenica, e poté annoverare tra i suoi allievi l'ancora adolescente Gioachino Rossini, all'epoca intenzionato a perseguire una carriera di cantante:[3] al giovane artista il vecchio tenore non fece mancare i suoi consigli neppure nella composizione della sua prima precocissima opera, Demetrio e Polibio[4]. Morì il 22 settembre del 1816.

Caratteristiche artistiche

Matteo Babini rappresenta un elemento chiave del recupero, nell'ultima parte del ‘700, del carattere espressivo del canto operistico che si era andato in parte perdendo tra gli acrobatismi canori dei castrati e i sovracuti dei soprani. Tenore baritonale dall'estensione molto limitata che lo faceva trovare a suo agio sostanzialmente in una sola ottava, non particolarmente versato nella coloratura (anche se poi, negli Orazi, l'aria più virtuosistica è la sua), egli diede il suo contributo alla rinascimento dell'arte operistica, sviluppando le sue doti di cantante-attore, che si distingueva nello stile declamatorio dei suoi recitativi, nella verità che sapeva infondere alla sua recitazione, nel fascino che così riusciva ad esercitare infallibilmente sugli spettatori, in ciò indubbiamente favorito anche dalla sua notevole presenza scenica (era alto, biondo, snello e di bellissimi lineamenti). Secondo Giovanni Morelli,[5]

lo stimolo per la ricerca della verità drammatica il Babbini lo trovò sicuramente durante i soggiorni parigini del 1787-9 e del 1792. Si può infatti constatare come dopo quegli anni, il repertorio del tenore si sia dirottato invariabilmente dai drammi metastasiani verso interpretazioni a soggetto storico con suggestioni contemporanee, romano repubblicane e verso la cantata monodramma rousseauviana (che portò con enorme successo nei maggiori teatri italiani). Quale interprete d'avanguardia e cantante erudito, Babbini si adoprò a cercare «le costumanze dei popoli e le vicende degli eroi»[6], e proprio nella prima veneziana degli Oriazi cimarosiani si esibì in scena adottando costumi storici, «di che il pubblico rimase così soddisfatto che nel seguito i teatri ne presero invariabile norma»[7].

Con la sua ricerca della espressività attraverso la verità interpretativa , da conseguire anche per mezzo del rinnovamento, Babini si affiancò ai suoi compagni di tanti spettacoli, Crescentini, Grassini, Banti, Pacchiarotti, e anche quel Giacomo David, con il quale gli capitò tante volte di alternarsi nell'esecuzione delle medesime parti, nell'azione di restyling del canto lirico che pose le basi per la successiva rinascita rossiniana; di essa del resto toccò probabilmente a lui di effettuare un vero e proprio simbolico varo con le lezioni che ebbe modo di dare ad un ragazzino precoce che voleva fare il cantante d'opera e che sarebbe diventato invece il compositore più famoso d'Europa.

Ruoli creati

Ruolo titolo dell'opera genere musicale Autore Teatro data prima esecuzione
Mitrane Demetrio (prima versione) dramma per musica Giovanni Paisiello Teatro di corte di Modena carnevale 1771
Giocondo L'astratto dramma giocoso Niccolò Piccinni Teatro Formagliari di Bologna autunno 1772[8]
Anassandro Merope dramma per musica (opera seria) Giacomo Insanguine Teatro (Grimani) San Benedetto di Venezia 26 dicembre 1772
Osmino Solimano dramma per musica Johann Gottlieb Naumann Teatro (Grimani) San Benedetto di Venezia 3 gennaio 1773
Clearco Antigono dramma per musica (opera seria) Pasquale Anfossi Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia 23 maggio 1773
Tempo Achille in Sciro dramma per musica Giovanni Paisiello Hoftheater del Palazzo Imperiale di Oranienbaum a San Pietroburgo 6 febbraio 1778
Valerio Lo sposo burlato dramma giocoso-pasticcio Giovanni Paisiello Hoftheater del Palazzo Imperiale di Peterhof presso San Pietroburgo 24 luglio 1778
Fenicio Demetrio (seconda versione) dramma per musica Giovanni Paisiello Hoftheater del palazzo imperiale di Tsarskoye Selo 13/24 June 1779
Gelino La finta amante opera buffa Giovanni Paisiello Teatro di Mogilëv 5 giugno 1780
Fronimo Alcide al bivio dramma per musica Giovanni Paisiello Teatro di corte nel Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo 6 dicembre 1780
Artabano Artaserse dramma per musica (opera seria) Giacomo Rust Teatro Civico di Perugia (inaugurazione) 1781
Sarabes Zemira dramma per musica Pasquale Anfossi Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia 26 dicembre 1781
Scitalce o Sardanapalo Arbace dramma per musica (opera seria) Giovanni Battista Borghi Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia 3 gennaio 1782
Zoaspe Aspardi, principe di Battriano dramma per musica Francesco Bianchi Teatro delle Dame di Roma carnevale 1784
Ormondo Il disertore francese dramma per musica (opera seria) Francesco Bianchi Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia 26 dicembre 1784
Alessandro Magno Alessandro nell'Indie dramma per musica (opera seria) Francesco Bianchi Teatro (Gallo) San Benedetto di Venezia 28 gennaio 1785
Sabino Giulio Sabino dramma per musica (opera seria) Luigi Cherubini King's Theatre di Londra 30 marzo 1786
Porsenna Il trionfo di Clelia dramma per musica Angelo Tarchi Nuovo Teatro Regio di Torino 26 dicembre 1786
Volodimiro Volodimiro dramma per musica Domenico Cimarosa Nuovo Teatro Regio di Torino 20 gennaio 1787
Artabano Artaserse dramma per musica (opera seria) Francesco Bianchi Teatro Nuovo e della Nobiltà di Padova 11 giugno 1787
Ataliba Pizzarro dramma per musica (opera seria) Francesco Bianchi Teatro dell'Accademia degli Erranti di Brescia estate 1787
Bruto La morte di Giulio Cesare dramma serio per musica Francesco Bianchi Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia 27 dicembre 1788
Amasi Nitteti dramma per musica (opera seria) Ferdinando Bertoni Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia 6 febbraio 1789
Riccardo Talbot Giovanna d'Arco ossia La Pulcella d'Orléans dramma serio per musica Gaetano Andreozzi Teatro Nuovo di Vicenza 27 giugno 1789
Giasone Gli Argonauti in Colco ossia La conquista del vello d'oro dramma per musica Giuseppe Gazzaniga Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia 26 dicembre 1789
Pimmalione Pimmalione scena drammatica in musica[9] Giovanni Battista Cimador Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia 26 gennaio 1790
Pirro Andromaca dramma per musica Sebastiano Nasolini Teatro (Grimani) San Samuele di Venezia Febbraio 1790
Turno Enea nel Lazio dramma eroi-tragico Vincenzo Righini Königliches Opernhaus (Hopofer) di Berlino 17 gennaio 1793,
Alessandro Apelle dramma serio per musica (1° versione) Nicola Antonio Zingarelli Teatro alla Fenice di Venezia 18 novembre 1793
Virginio Virginia tragedia per musica (opera seria) Felice Alessandri Teatro alla Fenice di Venezia 26 dicembre 1793
Alcéo Saffo o sia I riti d'Apollo Leucadio dramma per musica Giovanni Simone Mayr Teatro alla Fenice di Venezia 17 febbraio 1794
Admeto Admeto dramma per musica Pietro Alessandro Guglielmi Teatro del Fondo della Separazione di Napoli 26 dicembre 1794
Ulisse Penelope dramma per musica Domenico Cimarosa Teatro del Fondo della Separazione di Napoli 26 dicembre 1794
Marco Orazio Gli Orazi e i Curiazi tragedia per musica (1° versione) Domenico Cimarosa Teatro alla Fenice di Venezia 26 dicembre 1796
Mentore Telemaco nell'isola di Calipso dramma per musica Giovanni Simone Mayr Teatro Sant'Angelo di Venezia 16 gennaio 1797
Mitridate La morte di Mitridate dramma per musica (opera seria) Nicola Antonio Zingarelli Teatro alla Fenice di Venezia 27 maggio 1797
protagonista "Inno patriottico per la guardia civica" ("Inno patriottico per la Guardia repubblicana") Inno Catterino Cavos Teatro alla Fenice di Venezia 14 settembre 1797
Manlio I Manlii melodramma Giuseppe Nicolini Teatro alla Scala di Milano 26 dicembre 1801
Adrasto I misteri èleusini dramma per musica Giovanni Simone Mayr Teatro alla Scala di Milano 6 gennaio 1802
Edipo Edipo a Colono tragedia per musica (opera seria) Nicola Antonio Zingarelli Teatro alla Fenice di Venezia 26 dicembre 1802
Publio Scipione Africano La caduta della nuova Cartagine dramma per musica Giuseppe Farinelli Teatro alla Fenice di Venezia 5 febbraio 1803
Mercurio Adria consolata festa teatrale (cantata drammatica) Ferdinando Bertoni Teatro alla Fenice di Venezia 12 febbraio 1803

Note

  1. ^ Tale data è riportata, on line, dall'Enciclopedia Treccani; la data 1773 riportata invece dal Grove Dictionary (vol. I, pag. 267) è evidentemente errata, in quanto il nome di Babbini risulta ripetutamente citato, tra i comprimari, in libretti del biennio precedente (tra cui quello della prima assoluta della Merope di Giacomo Insanguine, e della prima bolognese de L'Astratto di Niccolò Piccinni (cfr. Ruoli creati, infra).
  2. ^ I, p. 267.
  3. ^ Rossini raccontò in vecchiaia a Ferdinand Hiller delle sue velleità giovanili di diventare cantante ed del suo incontro con il grande tenore (cfr. Morelli, p. 32).
  4. ^ Richard Osborn, Rossini. His Life and Works?? (seconda edizione), New York, Oxford University Press, 2007, p. 12, ISBN 978-0-19-518129-6.
  5. ^ Morelli, p. 32.
  6. ^ Pietro Brighenti, Elogio di Matteo Babini detto al Liceo filarmonico di Bologna da Pietro Brighenti nella solenne distribuzione dei premj musicali il 9 luglio 1819, Bologna, 1821, p. 11.
  7. ^ ibidem , p. 21.
  8. ^ Prima cittadina bolognese; la prima assoluta si era tenuta in primavera a Venezia.
  9. ^ Libretto di Jean-Jacques Rousseau (dalle Metamorfosi di Ovidio), nella traduzione italiana di Antonio Simeone Sografi.

Bibliografia

  • Rodolfo Celletti, Storia del belcanto, Discanto Edizioni, Fiesole, 1983
  • (EN) Sadie, Stanley (a cura di), The new Grove Dictionary of Opera, Oxford University Press, 1992, voll. 4, ad nomen
  • Giovanni Morelli, “«E voi pupille tenere», uno sguardo furtivo, errante, agli «Orazi» di Domenico Cimarosa e altri”, saggio contenuto nel Programma di sala del Teatro dell'Opera per le rappresentazioni de Gli Orazi e i Curiazi, Roma, 1989.

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