Iniziò la sua carriera sin da bambina, spinta dalla madre, recitando in diversi spettacoli teatrali, anche con personaggi di rilievo come Nat Goodwin[1]. Nel 1912 fece il suo debutto cinematografico in The Nurse. Due anni dopo, mentre era impegnata in una produzione teatrale di "The Littlest Rebel", la giovanissima interprete, allora undicenne, attrasse l'attenzione della Gerry Society, che proteggeva i diritti dei bambini sul palcoscenico): la bambina era ancora troppo piccola per un impiego ormai professionale.
La madre semplicemente scambiò il certificato di nascita della figlia con quello di un'altra figlia maggiore, morta in tenera età. E così in meno di una settimana l'attrice divenne "sedicenne" e poté legalmente tornare sulle scene.[2] Lo stesso anno l'attrice tornò al cinema in The Fairy and the Waif, come interprete principale. Dopo qualche anno, nel 1919, fu ingaggiata dalla Paramount, che la scelse per la sua bellezza e per la somiglianza alla famosa attrice Mary Pickford, che aveva lasciato la Paramount per fondare la United Artists[1].
Il caso William Desmond Taylor
Il 1º febbraio 1922 morì in circostanze misteriose William Desmond Taylor, amico e regista di molti film di Mary Miles Minter. Proprio lei era stata l'ultima persona a vederlo. La stampa incominciò a sospettarla dell'uccisione del regista e, ben presto, si scoprì che i due avevano avuto una relazione amorosa, nonostante la differenza di età (lui cinquant'anni e lei meno di venti). Il delitto del regista non fu mai risolto ma, a causa dei sospetti su di lei e anche per come veniva recepita dal puritano pubblico americano l'immoralità della loro relazione, Mary Miles Minter dovette rinunciare alla sua carriera d'attrice, abbandonando il mondo del cinema e andando a vivere in Francia.
Solo negli ultimi anni di vita, Mary Miles Minter tornò negli Stati Uniti, dove morì nel 1984[1].