Mark Dvoretskij
Mark Izrailevič Dvoreckij, spesso traslitterato anche come Dvoretskij o Dvoretsky (in russo Марк Изра́илевич Дворе́цкий?; Mosca, 9 dicembre 1947 – Mosca, 26 settembre 2016), è stato uno scacchista, scrittore e allenatore di scacchi russo, fino al 1991 sovietico, Maestro Internazionale e FIDE Senior Trainer. Uno dei più forti maestri internazionali negli anni settanta, tale da raggiungere la 37ª posizione nel ranking mondiale,[1] si è dedicato, a partire dal decennio successivo, alla scrittura di opere di divulgazione scacchistica e all'allenamento. Ha allenato la nazionale sovietica, russa e georgiana, oltre che una serie di grandi giocatori, tra i quali spicca Artur Jusupov,[2] grande maestro dell'élite mondiale tra il 1980 e il 2000.[3] Come divulgatore scacchistico ha scritto numerose opere, il suo manuale dei finali è una delle opere di riferimento per ogni agonista di alto livello.[4] A lui sono dedicati: un premio per il "miglior allenatore di giovani o di una squadra di giovani", ovvero il Mark Dvoretsky Award, assegnato ogni anno dalla FIDE; un torneo rapid, il Mark Dvoreckij Memorial.[5] BiografiaDvoretskij imparò il gioco degli scacchi attorno ai cinque o sei anni, ma iniziò a prepararsi seriamente soltanto attorno ai dieci. Divenne maestro alla fine del suo ciclo scolastico, ma già durante gli studi universitari curò il suo talento per l'insegnamento scacchistico.[6] Dopo essersi laureato in Matematica ed Economia nel 1972, Dvoretskij si dedicò pienamente alla carriera agonistica. Nel 1973 vinse il campionato di Mosca, nel 1974 si piazzò quinto al campionato sovietico, mentre nel 1975 vinse il torneo B di Wijk aan Zee.[7] Tra il 1976 e il 1979 vinse le prime due edizioni della Coppa europea per club con la Burevestnik Mosca, squadra con la quale vinse anche il campionato sovietico a squadre nel 1976 e ottenne un piazzamento al secondo posto, sempre del campionato sovietico, nel 1978. Opere
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