Marino PiazzaMarino Piazza (Bazzano, 3 aprile 1909 – Bologna, 22 dicembre 1993) è stato un cantastorie italiano. BiografiaNoto come Piazza Marino ha incominciato la sua attività di cantastorie nel 1927 nelle fiere e mercati dell'Emilia-Romagna accompagnato alla fisarmonica dal fratello Piero, mentre egli stesso suonava l'ocarina e il clarinetto[1]; già nel 1932 era abbastanza affermato[2]. Aveva il vezzo di anteporre il cognome al nome in modo da ottenere la rima "Piazza Marino, poeta e contadino". La sua fama di imbonitore "in rima" gli valse anche la scherzosa qualifica popolare di incanta bess (incanta bisce). Era noto in particolare in provincia di Bologna e di Modena. Con le proprie canzoni narrò innumerevoli episodi di cronaca, come l'attentato a Togliatti, la tragedia di Superga, il dramma della miniera di Marcinelle. Celebri i suoi contrasti: fra Russia e America, fra padrone e contadino, fra moglie comunista e marito democristiano. Nel 1970 fu eletto Trovatore d'Italia alla Sagra dei cantastorie, organizzata dall'Associazione italiana cantastorie ambulanti. Incise anche diversi dischi 45 giri e musicassette, spesso assieme a Lorenzo De Antiquis, Dina Boldrini e Vincenzo Magnifico (Bobi). Nel 1975 a Bologna Francesco Guccini, che era suo amico[5], lo ospitò in una serata da lui condotta dedicata ai cantastorie. Piazza ha collaborato alla sceneggiatura del film Gli ultimi cantastorie (1958), di Florestano Vancini[6]; ha scritto una nota canzone sull'attentato a Palmiro Togliatti, Le ore undici il 14 luglio, che fu poi anche registrata nel 1963[1]. Suoi testi e zirudele hanno avuto rilievo in studi dialettologici[7], e un suo testo è riportato nei Canti popolari italiani di Roberto Leydi (1973)[8]. A Marino Piazza è stata intitolata una via nel comune di Bazzano. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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