Alla fine si contarono 570 rappresentazioni in totale. Nel 1921 Dorothy Parker creò dei versi onorando la sua partecipazione[3]:
«From the alley's gloom and chill / Up to fame danced Sally. / Which was nice for her, but still / Rough upon the alley. / How it must regret her wiles. / All her ways and glances. / Now the theatre owns her smiles, / Sallies, songs, and dances. ...[4]»
Il critico John Mason Brown la definì la "Pavlova di Broadway"[5].
Vita privata
Marilyn Miller si sposò tre volte. La prima con Frank Carter, un attore e danzatore acrobatico. Le nozze furono celebrate a New York, alla Church of the Ascension, il 24 maggio 1919 di New York[6]. Carter restò vittima di un grave incidente stradale a Cumberland, nel Maryland il 9 maggio 1920, lasciandola vedova[7]. In La vita a passo di danza (1949), film biografico su Marilyn Miller, il suo personaggio fu interpretato da Gordon MacRae.
Il secondo marito, vedovo come lei, fu Jack Pickford, fratello della celebre Mary. Anche lui attore e regista, Jack era reduce dal matrimonio con un'altra star degli spettacoli di Ziegfeld, Olive Thomas, morta durante un viaggio in Francia in circostanze mai pienamente chiarite. Sposati il 30 luglio 1922, Marilyn e Jack ebbero un matrimonio tormentato. Lui era alcolizzato e tossicodipendente, lei - in Francia - chiese nel 1927 il divorzio, ottenendolo in novembre da un tribunale di Versailles.
L'ultimo matrimonio fu quello con Chet O'Brien, un ballerino che, in seguito, sarebbe diventato attore e direttore di scena. I due si sposarono il 4 ottobre 1934 ma l'unione durò solo un anno e mezzo, fino alla morte dell'attrice.
Le precarie condizioni di salute dell'attrice vennero peggiorate dalla dipendenza dall'alcol, che nel marzo 1936 la costrinsero al ricovero al New York Hospital.[8] Morì diverse settimane dopo, a 37 anni, per complicazioni in seguito a un intervento chirurgico[9] al setto nasale. I funerali si svolsero nella chiesa di Saint Bartholomew. Per l'ultimo saluto a Marilyn Miller, nella chiesa giunsero circa 2 500 persone, tra le quali Jimmy Walker, Beatrice Lillie e Billie Burke. L'attrice venne seppellita insieme al suo primo marito Frank Carter al Woodlawn Cemetery di New York.
«I've never missed a performance, and i'm not going to miss one now»
(Marilyn Miller alla notizia della morte del primo marito, nel backstage di un teatro[7])
Marilyn Miller nella cultura di massa
Il suo nome fu di ispirazione a Ben Lyon, regista della 20th Century Fox, quando suggerì alla sconosciuta Norma Jeane Baker di farsi chiamare Marilyn, la futura Marilyn Monroe[10]
Marilyn Miller, che di P. G. Wodehouse fu ottima amica, è ritenuta il modello per il personaggio di Sally Nicholas nel romanzo del 1921 Le avventure di Sally[12].
Riconoscimenti
Per il suo contributo all'industria dello spettacolo, le venne assegnata una stella sull'Hollywood Walk of Fame al 6301 di Hollywood Blvd[13].
^Marilynn - Miller Married", The New York Times, 20 giugno 1919
^ab Laurence Bergreen, As thousands cheer: the life of Irving Berlin , pag 318, ristampa, Da Capo Press, 1996, ISBN978-0-306-80675-9.
^"Marilyn Miller Worse", The New York Times, 31 marzo 1936
^ Michelle Vogel, Olive Thomas: the life and death of a silent film beauty, pag 126, McFarland, 2007, ISBN978-0-7864-2908-0.
^ Donald Spoto, Ben Hecht, Cooper Square Press, 2001, Marilyn Monroe: the biography, pag 115, ISBN978-0-8154-1183-3.
^Doris Eaton Travis, Joseph Eaton, Charles Eaton, J. R. Morris, University of Oklahoma Press, 2003, The days we danced: the story of my theatrical family from Florenz Ziegfeld to Arthur Murray and beyond , pag 75, ISBN978-0-8061-9950-4.
(EN) Randolph Carter Ziegfeld The Time of His Life, Bernard Press (London, 1988) ISBN 0-9513557-0-8
(EN) Richard e Paulette Ziegfeld The Ziegfeld Touch: the life and times of Florenz Ziegfeld, Jr., Harry N. Abrams, Incorporated (New York, 1993) ISBN 0-8109-3966-5