Mariano PanebiancoMariano Panebianco (Acireale, 4 settembre 1847 – Acireale, 30 novembre 1915) è stato un ingegnere e architetto italiano. BiografiaLaureatosi a Napoli il 23 settembre 1876 ritornò nella sua Acireale dedicandosi subito all'attività professionale: il successo come progettista ingegnere e architetto fu immediato (le famiglie più potenti e danarose avevano avviato una strategia di nuova, moderata urbanistica e edilizia coi proventi dello zolfo e del vino, la Chiesa acese aveva ottenuto da poco la Diocesi), nel corso della sua carriera produsse oltre 130 progetti di cui molti realizzati. La sua produzione spazia dai lavori pubblici ai palazzi privati, alle chiese. All'Esposizione Interprovinciale di Messina del 1882 venne premiato con medaglia d'argento.Progetta ( ma gli viene preferito il castello neogotico di G.Patricolo) un grande palazzo accanto alla stazione ferroviaria e alle Terme, per il barone Pennisi di Floristella. Nelle sue costruzioni è innanzitutto attento al decoro urbano, con facciate serene, regolari, spesso senza partizioni verticali, con evidenti suggestioni dalle opere napoletane, come nel palazzo Calanna (bugnato piatto orizzontale, v.facciata del teatro di San Carlo del Niccolini, etc.). Attinge con misura al Rinascimento italiano (in questo sicuramente mosso al confronto ad alti livelli con l'opera di Mariano Falcini che dai primi anni '70 aveva eseguito per il barone di Floristella la splendida magione nel cuore di Acireale e le terme di Santa Venera alla periferia sud), in particolare a Serlio e ai Sansovino (come nel caso della sua abitazione di piazza Pasini o dell'imponente palazzo Nicolosi in Corso Umberto) ma non rinuncia a soluzioni allo stesso tempo eleganti e funzionali, come le lunette di casa Samperi sovrastanti tutte le aperture a pianterreno destinate al commercio sulla pubblica via, con funzione di illuminazione naturale. Utilizza felicemente, specialmente in contesti più liberi (piazze decentrate, frazioni a mare) materiali come la terracotta e il colore rosso vivo negli intonaci che, combinati con la bianca pietra calcarea del siracusano e la nera lavica testimoniano la sua pacata sperimentazione di una sorta di variante non codificata del liberty (villa Raciti e casa Rossi a Santa Maria La Scala). Progettò interessanti opere per la media industria (Società enologica Trinacria), per laboratori scientifici (Staz. speriment. di frutticoltura) e eseguì rilievi archeologici. OperePrincipali opere in Acireale centro
Principali opere in altre località
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