Maria Pacini FazziMaria Pacini Fazzi (Lucca, 20 agosto 1930 – Lucca, 13 aprile 2024) è stata un'editrice italiana, la prima donna ad aver fondato una casa editrice a suo nome. BiografiaNata da una famiglia di commercianti lucchesi, frequenta il liceo classico Machiavelli di Lucca. Sposa il 20 aprile 1952 Arnaldo Fazzi (1928-2007) e dal matrimonio nascono 5 figli, Paola, Margherita, Gemma, Pietro e Francesca. Con il marito, tipografo, grafico e appassionato fotografo, condivide la passione per i libri e per la tipografia. La tipografia produce, tra l'altro, una serie di preziose edizioni in facsimile di importanti esempi di tipografia italiana del '400. Nel 1966, a 36 anni, il suo impegno si intensifica e fonda a suo nome la casa editrice Maria Pacini Fazzi editore[1]. Dal 1986 la affianca nell'attività la figlia Francesca occupandosi inizialmente di redazione, ideazione, promozione e assumendo poi il ruolo di amministratrice[2]. Ha seguito l'attività della casa editrice fino alla morte avvenuta a 94 anni nella sua casa di Lucca[3]. Attività editorialeLa sua attività editoriale inizia con una impronta prevalentemente letteraria; il primo volume, edito il 6 gennaio 1966, raccoglie le poesie di Italo Pizzi, Il Viandante [4], con illustrazioni dell'emergente pittore Antonio Possenti. Seguono le pubblicazioni che si collegano alla filiera culturale del Premio Viareggio fondato da Leonida Repaci. Escono infatti in questi anni il Taccuino segreto[5] dello stesso Repaci, Viaggio in Israele[6] dell'emergente Mario La Cava, romanzi e racconti di Leone Sbrana; opere teatrali di Rosso di San Secondo. Contemporaneamente, negli anni 1966-70, grazie ad un'intesa con il Ministero della cultura belga, escono in prima edizione italiana le traduzioni di autori belgi di lingua francese fra i quali La Rosa Amara[7] di Marianne Pierson-Piérad con traduzione della stessa Pacini Fazzi. Con gli inizi degli anni '70 nasce e poi si sviluppa una linea editoriale dedicata alla valorizzazione del territorio, in controtendenza rispetto al clima culturale dell'epoca; tale filone caratterizzerà poi prevalentemente l'attività della casa editrice. Dalle ristampe anastatiche commentate e introdotte da studiosi del settore di rilevanti volumi di fine Ottocento - primo Novecento (Il Vocabolario lucchese[8]; Esecuzioni capitali a Lucca nel secolo XIX[9] di Cesare Sardi, si giunge alla fondamentale collaborazione con la storica dell'arte Isa Belli Barsali, siglata da una profonda amicizia e stima personale, che ha portato alla pubblicazione di volumi che ancora oggi costituiscono i caposaldi della letteratura storico-artistica sulla città di Luccaː Ville e committenti dello Stato di Lucca[10], I Palazzi dei mercanti nella libera Lucca del '500[11], Il Palazzo Pubblico di Lucca[12]. La casa editrice diventa così il punto di riferimento culturale della città di Lucca. Proprio in virtù di questa centralità, nel 1986, in occasione dell'organizzazione a Lucca del Prix Italia, la ERI edizioni RAI affida alla curatela di Pacini Fazzi il volume, edito in quell'occasione, dal titolo Lucchesia[13]. Il Catalogo dei libri in commercio conta, alla sua morte, oltre 400 titoli fra i 3000 pubblicati negli anni. Vi figurano molte collane (ad esempio ''Italiane”, la collana di biografie di donne illustri in diversi campi, ed inoltre riviste, traduzioni, cataloghi, e-books. Una fortunata collana è quella della serie gastronomica I Mangiari, piccoli libri della grande cucina italiana, nata nel 1986 con largo anticipo rispetto alla produzione editoriale italiana di culinaria; attraverso di essa si ricompone, nel puzzle di quasi 100 volumetti, la grande tradizione della cucina del nostro paese[14]. Archivio fotografico lucchese del Comune di LuccaNasce negli anni '80 del Novecento grazie all'intervento del Comune di Lucca che acquisisce i fondi fotografici di Ettore Cortopassi. Il fotografo Pietro Lazzarini, insieme ad Arnaldo Fazzi, inizia l'opera di ordinamento e catalogazione del materiale fotografico che conserva oltre 220.000 immagini, diretto successivamente dallo stesso Fazzi fino alla sua morte avvenuta nel 2007. Il Comune di Lucca ne affida allora la direzione alla moglie Maria Pacini, che dà anche vita alla Associazione “Amici dell'Archivio fotografico lucchese” per sostenere e valorizzare, attraverso mostre e pubblicazioni a tema, questo grande patrimonio fotografico di proprietà del Comune di Lucca. E' stata presidente di questa associazione fino al 2021, quando l'ha sostituita il figlio Pietro[15]. MostreEugenio Ghilardi. Cento anni cento immagini, Fondazione Banca del Monte di Lucca, dicembre 2010. Luoghi e volti della Lucca di fine millennio, Palazzo Guinigi ottobre 2011. Leggere Il Ritratto, Lucca Villa Bottini, dicembre 2012. Lucca si racconta: I mestieri dimenticati; Il Mercato del Carmine, Lucca, Mercato del Carmine, settembre 2014. Borgo Giannotti, origine e sviluppo, Lucca Piazza della Croce Maggio 2016. Automobilismo a Lucca, Lucca Mercato del Carmine, dicembre 2018. Il 5 maggio 2011 l'archivio è stato intitolato dal sindaco Mauro Favilla ad Arnaldo Fazzi[16]. Collaborazioni con Università ed altre istituzioniAmpia anche la collaborazione con enti e istituzioni toscane con la pubblicazione di cataloghi di mostre e repertori. Con la Soprintendenza di Lucca, Pisa e Massa Carrara collabora con l'edizione di volumi e cataloghi fra i quali La pittura a Lucca nel primo Seicento[17]. Per l'Accademia Lucchese di Lettere, Scienze ed Arti pubblica il catalogo dell'importante collezione di monete della Zecca di Lucca, Monete Medaglie Sigilli[18]. Pubblica la serie di volumi Lucensis Ecclesiae Monumenta (a seculo VIII annum MCCLX), Lucca 2006-2009 per l'Archivio Arcivescovile di Lucca che è inserito nel Memory of the World UNESCO per la rilevanza del suo fondo di pergamene altomedievali . Onorificenze
Riconoscimenti
Nel SoroptimistÈ stata socia del Club Lucca dal 1 ottobre 1978, fino alla sua morte. Femminista convinta, ha partecipato in maniera attiva alla vita del Club; ha promosso, sotto la direzione di Nadia Verdile, la collana “Italiane”, donne che hanno lasciato impronte. Tra le biografie ad oggi edite vi figurano nomi noti come Edda Bresciani e Maria Eletta Martini, quest'ultima curata da Rosa Russo Jervolino, entrambe soroptimiste lucchesi[26]. È stata Presidente del Soroptimist International Club Lucca nel biennio 1988-1990. In questi due anni ha organizzato, tra i molti eventi, un convegno sul tema “Per una lettura della prima età” affrontando temi come la problematica dei minori in Italia e quella dei bambini ed il piccolo schermo. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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