Manifesto cyborg

Un manifesto per Cyborg
Titolo originaleA Cyborg Manifesto
Altri titoliManifesto cyborg
AutoreDonna Haraway
1ª ed. originale1985
Generesaggio
Sottogenerefilosofia
Lingua originaleinglese

Manifesto cyborg o Un manifesto per Cyborg (A Cyborg Manifesto) è un saggio della filosofa statunitense Donna Haraway, pubblicato per la prima volta nel 1985 sulla rivista Socialist Review.

Contenuto

Il concetto di cyborg in questo saggio si sviluppa a livello simbolico come il rifiuto dei dualismi fondanti della società maschilista e tardo-capitalista in cui l'autrice vive. Innanzitutto il confine che separa "umano" e "animale", poi quello tra "umano/animale" e "macchina".

Il Manifesto critica le posizioni del femminismo tradizionale, preferendo a uno sguardo sulla differenza, un approccio che si concentri invece sulle affinità. La figura del cyborg è quindi l'emblema del superamento dei limiti del binarismo di genere tradizionale ponendosi come entità ibrida che mette in crisi i confini in ambito politico e sociale. Questo testo è considerato una delle pietre miliari nello sviluppo della teoria femminista post-umanista.[1]

Storia editoriale

In Italia è stato raccolto nel volume Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo[2].

Edizioni

  • (EN) Donna Haraway, A Cyborg Manifesto, 1ª ed..
  • Donna Haraway, Un manifesto per Cyborg: scienza, tecnologia e femminismo socialista nel tardo Ventesimo secolo.
  • Donna Haraway, Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, a cura di L. Borghi, introduzione di R. Braidotti, Milano, Feltrinelli, 1995, ISBN 8807460017.

Note

  1. ^ Francesca Ferrando, «POSTHUMANISM» su Kilden Journal of Gender Research pubblicato dal Centre for Gender Research in Norway, Vol. 2, July 2014, pp. 168-172.
  2. ^ Donna Haraway, Manifesto Cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, a cura di L. Borghi, introduzione di R. Braidotti, Milano, Feltrinelli 1995 ISBN 8807460017