Manfrigoli
I manfrigoli, mofrigoli, monfettini, granetti, grattini[1] o mondellini sono un tipo di pasta fatta a mano, tradizionalmente senza uova, in forma di cubetti irregolari molto minuti. PreparazioneSi impasta farina con acqua (uova dalla fine del Novecento) e si forma un panetto che viene tagliato a fettine, messe poi ad asciugare. Queste vengono frammentate triturandole col coltello o la lunetta. Altrimenti il panetto viene passato su una grattugia da formaggio (prendono allora il nome di grattini). [2][3]. Oppure, secondo un procedimento più antico, sono ottenuti soffregando le fettine di pasta tra le mani, da cui il termine (dal latino manus e frico). Vengono tradizionalmente cotti in brodo di fagioli o di pesce, anche se dalla fine del Novecento alcuni li preparano anche in brodo di carne[4][5]. In Romagna e nel pesarese erano un alimento povero, di pasta senza uova, e venivano spesso cotti in brodo matto, cioè fatto con un battuto di lardo e odori, senza carne; erano anche il piatto canonico della cena funebre, al ritorno dalle esequie[6]. Sebbene siano piuttosto in disuso oggi, una delle preparazioni rimaste popolari a Cervia, Cesenatico e Rimini è costituita dai monfettini in brodo di seppia[7]. A Imola è diffusa una variante che prende il nome di mondellini o mondelli pesti (mundlé/mundlén in dialetto). Questi sono preparati sfregando l'impasto con le mani, e assumono così forma ovaleggiante.[5] A Bagnacavallo e Lugo, in provincia di Ravenna, sono chiamati monfettini o manfettini, nell'area di Cesena mofrigoli, nel pesarese sono conosciuti di più come sfregoli (in dialetto maranfìghle). Non vanno confusi con le manfrigole, sorta di crespelle tipiche della Valtellina, mentre in Umbria, e in particolare a Narni, con la parola "manfricoli" si intende un tipo di pasta simile alle tagliatelle spesse, fatti con farina di grano duro senza uovo[8]. Prodotti gastronomici similiLa pasta trita mantovana è una pasta casalinga molto simile, tritata sulla grattugia. In Sardegna è tradizionale la fregula, palline minute e irregolari di semola di grano duro ottenute soffregandole con le mani. In Ungheria esistono tre tipi di pasta molto simili ai manfrigoli romagnoli: házi reszelt tészta[9], tarhonya e morzsóka[10] (nella loro versione dolce). Nella cucina arbëreshë esiste un tipo di pasta chiamato dromësat: grumi di farina da cuocere direttamente nel sugo di pomodoro. Oggi si prepara ancora sulle montagne dei Balcani e resiste in alcune comunità Italo-albanesi come Lungro e Civita.[11][12] Note
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