Mahan KoshLa Guru Shabad Ratnakar Mahan Kosh , nota più comunemente come Mahan Kosh , è stata la prima enciclopedia in lingua punjabi, redatta da Bhai Kahn Singh Nabha (1861-1938) e da questi aggiornata per quarant'anni. È considerata un'opera di notevole importanza storica in termini di impatto culturale e innovazione metodologica.[1] L'enciclopedia contiene 64.263 lemmi ad argomento storico-religioso inerenti ai testi del canone sikh.[2] Le voci sono ordinate secondo l'alfabeto alfabeto gurmukhi e presentano citazioni del Guru Granth Sahib, del Dasam Granth e del Gur Pratap Suraj Granth, fra gli altri testi dello sikhismo.[2] Ogni voce indica l'etimologia del termine e i suoi molteplici significati, contestualizzati da esempi tratti da opere di epoche differenti. I termini di origine arabo-persiana o sanscrita vengono indicati anche nel rispettivo alfabeto, per consentire una pronuncia e connotazione corrette.[2] StoriaMentre studiava due testi sacri dello sikhismo, il Granth Guru Girarth Kos del Pandit Tara Singh Narotam (pubblicato nel 1895) e il Sri Guru Granth Kos di Hazara Singh (pubblicato nel 1899), Kahn Singh concepì il progetto di realizzare una lessicografia dei testi storici della religiosità sikh, al fine di promuovere l'alfabetizzazione e la diffusione degli studi critici nella lingua panjabi.[2] Il 12 maggio 1912, si dimise dalla posizione nello Stato Nabha per dedicarsi al progetto. Sei anni più tardi, venne a mancare il suo mecenate Brijindar Singh, maharaja dello stato di Faridkot, che in precedenza aveva patrocinato il lavoro di ricerca accademico sul testo sacro chiamato Guru Granth Sahib. Conclusa l'attività editoriale il 6 febbraio 1926, il processo di pubblicazione ebbe inizio il 26 ottobre 1927 presso gli stabilimenti tipografici della Sudarshan Press ad Amritsar, azienda di proprietà del poeta e imprenditore punjabi Dhani Ram Chatrik (1876-1954). La prima stampa, in quattro volumi, fu terminata il 13 aprile 1930. Note
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