affreschi riscoperti nel 1905 sulla controfacciata del duomo di Atri[5];
affresco della chiesa dei Santi Salvatore e Nicola a Canzano[6];
affresco con Crocifissione in un ambiente alla base del campanile della chiesa di Santa Maria al Chienti a Montecosaro Scalo, datato intorno al 1360[7];
diversi affreschi nella chiesa di Santa Maria della Rocca ad Offida[8], tra i quali, quelli del transetto sono datati da un'iscrizione dipinta al 1367[9];
affreschi con Annunciazione, santa Caterina e committenti e con Processione di Vergini Martiri dalle vesti bianche nel monastero delle monache benedettine di San Marco, ancora a Offida[10];
tavola dipinta a tempera con Madonna in trono con Bambino, detta Madonna Nera di Costantinopoli, proveniente dalla chiesa della Santissima Annunziata di Penne e attualmente conservata nel Museo nazionale d'Abruzzo a L'Aquila[13];
^Giovanni Lattanzi, Il Duomo di Atri sulla rivista on-line AbruzzoCultura (maggio 2007). Nell'articolo si riferisce di una possibile identificazione del Maestro di Offida con il pittore Luca di Atri.
^Scheda sugli affreschi della chiesa di San Salvatore a Canzano sul sito della Regione Abruzzo, sezione cultura, con iscrizione dipinta che riporta lacunosa una data, interpretata da diversi studiosi come 1334 o 1338, come 1379 o 1389, o ancora come 1427 o 1429
^S. Dell'Orso , Il “Ponte della prova”. Un affresco nella chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino e la rappresentazione del “Purgatorio”, in “Arte Cristiana” 1988,p 334.
^A. Grelle, Arte in Basilicata. Rinvenimenti e restauri, Roma 1981, pp. 40, 161-164; F Abbate, Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Il Sud angioino e aragonese, Roma 1998, pp. 75-76, 87.
Bibliografia
A. Tartuferi, "Qualche osservazione sul Maestro di Offida e alcuni appunti sulla pittura del Trecento nell'Abruzzo teramano", in Arte Cristiana 88/799, 2000, pp. 249–258 [1]
S. Papetti, Un artista itinerante fra le Marche e l'Abruzzo: il Maestro di Offida, in Le vie e la civiltà dei pellegrinaggi nell'Italia centrale, Spoleto 2000, ISBN 88-7988-299-6
P. Leone de Castris, in Documenti dell'Abruzzo Teramano. Dalla Valle del Piomba alla valle del basso Pescara, Pescara 2001, pp. 215–225.