Macrochelys temminckii
Macrochelys temminckii (Troost, 1835), comunemente nota come testuggine alligatore, è una testuggine appartenente alla famiglia Chelydridae. È l'unica specie del genere Macrochelys.[2] DescrizioneÈ la più grande testuggine del Nord America, può raggiungere 100 kg di peso[3] e il metro e mezzo di lunghezza[3]. Ha un carapace diviso in tre carene che misura da 34 a 66 cm e oltre di colore grigio o brunastro e spesso ricoperto di alghe, che mimetizzano la testuggine sul fondo dei fiumi. Il piastrone è piccolo e grigiastro. La testa è massiccia e triangolare e le mascelle sono uncinate, la coda è molto lunga. Una particolarità è la presenza di un'appendice rossastra a forma di verme presente sulla lingua che viene utilizzata per attirare le prede, pesci, crostacei e piccoli mammiferi.[4] Sebbene pesi solo un quintale, la testuggine alligatore è in grado di sprigionare una forza di morso davvero impressionante: può infatti esercitare una pressione di 1000 psi, ovvero 71 kg/cm2. È più potente del morso di un leone o di un squalo bianco, paragonabile a quello di una tigre, e di poco inferiore a quello di una iena maculata, che può raggiungere i 1100 psi.[5] BiologiaQueste testuggini sono molto legate alla vita acquatica e raggiungono la riva solo per la deposizione delle uova. È attiva prevalentemente di notte, praticando una particolare tecnica di caccia: mentre è immobile sul fondale tiene la bocca spalancata e agita la lingua, simile a un verme, attirando così pesci e anfibi. RiproduzioneGli accoppiamenti sono subacquei, avvengono tra febbraio e aprile. La testuggine alligatore depone da 8 a 52 uova sferiche che si schiudono dopo 60-100 giorni tra aprile e giugno. Il sesso dei nuovi nati in questa specie è determinato dalla temperatura di incubazione.[4] Distribuzione e habitatComune negli Stati Uniti sud-orientali, occupa il bacino fluviale del Mississippi fino agli Stati di Kansas, Iowa, e Indiana[6]. Vive anche in habitat aperti, laghi, stagni e fiumi.[4] ConservazioneQuesta specie è classificata dalla IUCN Red List come vulnerabile.[1] In Italia ne è vietata la detenzione e la vendita poiché ritenuta pericolosa per l'incolumità e la salute pubblica. Eventuali detenzioni illegali o avvistamenti vanno segnalati ai Carabinieri Forestali. È in via d'estinzione perché le sue carni sono ricercate per la preparazione del brodo di testuggine.[4] Note
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