LunEur
Il LunEur era il luna park più antico d'Italia: la sua realizzazione risale infatti al 1953 su iniziativa di alcuni giostrai: Adalberto Mirabito, Antonio Frezzato, e i nonni materni - giostrai e circensi - dell'attrice romana Virginia Raffaele; come lei stessa racconta in più occasioni[1] e alla cui storia ha dedicato anche uno spettacolo teatrale, Samusà[2], nel quale porta in scena proprio la sua infanzia e la sua adolescenza vissute tra lo stand del Tiro al Cinzano e il banco dei pesci rossi, gestiti dai suoi genitori. Il nome deriva dal quartiere, EUR (Esposizione Universale Romana). Dal 2008 il parco è gestito dalla società Luneur Park S.p.A. ed è stato demolito per poi essere completamente ristrutturato dalla nuova amministrazione. Storia1953 - 2016Situato su un'area di 68.000 m² in via delle Tre Fontane, adiacente al Parco degli Eucalipti - il grande bosco piantato nell'Ottocento dai Frati Trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane - il primo nucleo del luna park dell'Eur viene realizzato dall'Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma, in occasione della Fiera Internazionale dell'Agricoltura del 1953. Notato il grande successo dell'iniziativa,[3] dal 1963 l'area viene data stabilmente in concessione, per la realizzazione ed il potenziamento di un luna park permanente. I giostrai, tramite referendum, l'hanno così chiamato "Luneur". Il periodo d'oro del parco è stato a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, per poi perdere di attrattiva e innovatività[4]. Nel dicembre del 2007 la EUR, proprietaria del terreno sul quale sorge il parco, bandisce una procedura di gara per individuare un soggetto in grado di ristrutturare, valorizzare e rilanciare l'attività, con attrazioni e standard di livello internazionale. Vincitore del bando nel febbraio del 2008 è Cinecittà Entertainment, che attraverso la NewCo Luneur Park ne detiene l'esclusiva gestione. Il parco viene chiuso il 19 aprile 2008[5] per l'inizio dei lavori di ammodernamento e restauro. 2017 - OggiI lavori iniziano solo nel gennaio del 2016, perché la vecchia gestione del parco la Luppro[6] ha impedito alla Luneur Park di iniziare prima i lavori[7][8][9][10][11][12][13] Il parco viene riaperto il 27 ottobre 2016[14], con il nuovo nome di "Luneur Park", dedicato a bambini da 0-12 anni e alle loro famiglie.[15] Il parco riscuote grande successo nei giorni dell'inaugurazione.[16] Il 27 dicembre 2016 la ruota panoramica, simbolo del parco, torna in funzione.[17] Nel parco sono presenti 25 attrazioni tra giostre, giochi, percorsi, laboratori e un cinema.[18] Per l'apertura del Luneur Park sono stati investiti circa 21 milioni di euro.[19] La mascotte del Luneur Park è Luna, una civetta[20]. Prima dell'inizio dei lavori di ammodernamento e restauro del LunEur, nel 2012 viene girato all'interno del parco il cortometraggio a tema fantascientifico Un mondo meglio che niente, finalista al 30° Torino Film Festival (Menzione speciale della giuria). Si tratta dell'ultimo documento contenente immagini che ritraggono le vecchie strutture del parco. Note
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