Luis Lobera de ÁvilaLuis Lobera de Ávila o Luis Ávila de Lobera (Ávila, 1480 circa – Aranda de Duero, 1551) è stato un medico spagnolo. Dottore personale dell'imperatore Carlo V, scrisse il primo testo di anatomia mai stampato in Spagna. BiografiaProbabilmente discendente di una famiglia della nobiltà castigliana, studiò medicina a Parigi, all'Università della Sorbona, uno dei principali centri di avanguardia nello studio dell'anatomia alla sua epoca. Dopo il ritorno in patria e aver iniziato a praticare la professione di medico ad Ariza, la sua fama di ottimo guaritore lo portò a venire chiamato alla corte dell'imperatore Carlo V, che lo nominò suo "medico di camera". Seguendo il regnante, viaggiò per tutta l'Europa,[1] assistendo anche di persona ai colloqui tra Carlo e Enrico VIII d'Inghilterra circa la questione dello Scisma anglicano.[2] Lobera fu uno dei primi medici spagnoli a pubblicare le proprie opere scientifiche interamente in lingua castigliana.[1][2] Nel 1542, Lobera scrisse un trattato intitolato Vergel de sanidad, consistente di tre testi sull'igiene personale, la dietetica e dei consigli per preservare la propria salute durante i viaggi. Nello stesso anno venne alla luce Remedio de cuerpos humanos y silva de experiencias, tre libri in un volume dedicato completamente all'anatomia.[2] Nella città di Toledo vennero stampate nel 1544 altre due opere di Lobera: il Libro de experiencias de medicina, dedicato al vescovo di Palencia, Luis Cabeza de Vaca,[1] che consiste in una raccolta di formule per farmaci, e il Libro de las quatro enfermedades cortesanas, contenente cinque trattati su alcuni malesseri molto comuni nel periodo rinascimentale in Spagna: il reflusso gastroesofageo, la gotta, la sciatica e la calcolosi.[2] Nell'aprile 1545 si sposò, iniziando ad alternare i suoi soggiorni alla Corte reale con alcuni soggiorni in vari luoghi della Castiglia, tra cui Aranda de Duero, dove morì nel 1551.[1][2] Opere
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