Luigi Roncagli, talvolta indicato come Roncalli[1][2] (1767), è stato uno scultoreitaliano attivo nella prima metà del XIX secolo[3].
Biografia
Studia all'Accademia di Bologna, partecipando a diversi premi e vincendone nel 1786 e 1791.[1] Sotto gli insegnamenti di Giacomo De Maria dal 1803,[2] risulta presente all'interno dell'istituzione sino al 1812.[1] L'ultima notizia riscontrabile di questo artista, risale al 1832 riguardo alle lapidi dedicatorie per le statue nella chiesa di Chiesa di Santa Maria[Quale delle tre?] a Baricella.[1]
Stile
Risulta attivo, sia con opere di genere[2] che funerarie, entrambe di ispirazione classicista:[1] riguardo alle seconde, quelle relative alla Certosa felsinea si fermano al 1822-23.[1] Le statue eseguite per la chiesa di Santa Maria a Baricella, risentono invece più dello stile purista e romantico.[1]
Opere
Bologna
Certosa di Bologna
Tomba Palmieri-Bocchi, Chiostro Terzo (sotto la direzione di Vincenzo Vannini)[1]
Monumento di Olimpia Spada, post 1820, Chiostro Quinto[1][2][4][5]
Sepolcro famiglia Cesari Demaria, 1823 su progetto di Luigi Marchesini[6] (opera dispersa ma documentata in fonti ottocentesche[1])
Due putti reggenti un'urna, sepolcro Cella, databile 1822 (progetto di Giuseppe Tubertini), Chiostro Primo.[1]
^Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna (1847) citato in Martorelli e Panzetta indica come sue quattro statue di terra cotta collocate nei nicchi delle due grandi Cappelle laterali.