Luigi Carbonari (imprenditore)Luigi Carbonari (Todi, 29 marzo 1890 – Todi, 21 gennaio 1957) è stato un imprenditore italiano. BiografiaLuigi Carbonari è stato il primo autentico industriale della città di Todi[1]. Di famiglia modesta, inizia fin da bambino a frequentare botteghe di fabbri nella città di Todi. Dotato di inventiva, caparbietà e capacità organizzativa, riesce in pochi anni e tra molte difficoltà economiche a realizzare innovativi strumenti per l’agricoltura, come l’assolcatore che, nel 1926, ottiene il primo premio al Concorso Nazionale per la Meccanica Agraria. È questo l’inizio di una serie di successi imprenditoriali, che lo portano alla creazione di una vera e propria industria, la Società Marzia per le macchine agricole. La sua innata predisposizione all’innovazione meccanica gli consente di ampliare rapidamente il mercato a livello nazionale, mediante un accordo di distribuzione dei suoi prodotti con la rete dei Consorzi Agrari d’Italia. L’ascesa imprenditoriale prosegue veloce e nel 1930 si aggiudica il Gran Concorso Nazionale per aratri di tipo coloniale per la bonifica delle terre libiche: si tratta della fornitura di 2000 aratri destinati all’agricoltura in Libia, premio che apre la strada verso un’ulteriore crescita dell’industria umbra[2]. Negli anni successivi i suoi aratri e le sue seminatrici vengono forniti a tutti i Consorzi Agrari d’Italia[1]. Negli anni antecedenti la seconda guerra mondiale prosegue l’espansione dell’attività industriale, per la produzione di seminatrici e spandiconcime. Nel 1939 partecipa al Concorso Nazionale per Seminatrici (ultimo dei concorsi d'anteguerra) aggiudicandosi il primo posto nella classifica[3]. La guerra infligge tuttavia un grave colpo alle attività produttive, anche a seguito della distruzione dello stabilimento bombardato dai tedeschi in ritirata. Ma la tenacia di Luigi Carbonari, e dei suoi due figli Angelo e Mario che nel frattempo lo hanno affiancato nella conduzione dell’industria, permettono di ricostruire tutto il patrimonio di competenze, e di ridare impulso allo sviluppo industriale del territorio nel dopoguerra[2]. Alla fine degli anni ’50 la Società Marzia, a cui viene affiancata la Società Tedas[4] per la produzione di televisori, apparecchi radio, frigoriferi, ecc,[5] conta oltre 300 dipendenti ed è apprezzata su tutto il territorio nazionale per la robustezza e l’innovatività dei suoi prodotti di meccanizzazione agricola. A Luigi Carbonari è stato conferito il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana[1]. Note
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