Luigi Bianchis di Pomaretto
Luigi Giuseppe Bianchis conte di Pomaretto (Pinerolo, 27 maggio 1806 – Chieri, 30 ottobre 1877) è stato un generale italiano, distintosi come ufficiale nel corso della prima e della seconda guerra d'indipendenza italiana e nella campagna piemontese in Italia centrale. Decorato con la croce di ufficiale dell'Ordine militare di Savoia, di due medaglie d'argento al valor militare e della gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. BiografiaNacque a Pinerolo il 27 maggio 1806, figlio di Giovanni Luigi (1760-1836).[1] Nel 1817 iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di Torino, da cui uscì nel 1826 con il grado di sottotenente di fanteria in forza alla Brigata Aosta.[1] Nel corso della prima guerra d'indipendenza italiana combatté come capitano in forza al 6º Reggimento fanteria della Brigata Aosta, e venne decorato di una medaglia d'argento al valor militare per essersi distinto nel corso della battaglia di Santa Lucia (6 maggio 1848).[1] Nella campagna del 1849 fu promosso maggiore del 13º Reggimento fanteria della Brigata Pinerolo dove ottenne, nel corso della battaglia di Novara (22-23 marzo), una seconda medaglia d'argento al valor militare.[2] Nel 1853 fu promosso tenente colonnello e nel 1856 colonnello del 15º Reggimento fanteria della Brigata Savona che nel corso della seconda guerra d'indipendenza italiana comandò nella battaglia di Palestro (30-31 maggio 1859).[1] A seguito dell'insurrezione generale nel granducato di Toscana e nei ducati di Modena e Parma che formarono una Lega di stati dell'Italia centrale per potersi unire al Regno di Sardegna, Giuseppe Garibaldi fu chiamato a comandare le divisioni toscane e pertanto egli fu promosso maggior generale e lo sostituì nel comando dei Cacciatori delle Alpi sino al 1861.[3] All'inizio delle insurrezioni nel sud Italia a seguito dell'unificazione, operò in qualità di tenente generale presso gli alti comandi delle divisioni ivi stanziate insieme ad altri generali dell'esercito piemontese.[3] Nel 1863 era comandante, con il grado di luogotenente generale della Divisione militare di Napoli.[4] Si spense a Chieri il 30 ottobre 1877.[1] Onorificenze— 19 giugno 1859.[5]
NoteAnnotazioni
Fonti
Bibliografia
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