Ludovico Bolognini (giurista)Ludovico Bolognini, latinizzato come Ludovicus Bologninus o de Bologninis (Bologna, 1447 – Firenze, 26 luglio 1508[1]), è stato un giurista e diplomatico italiano a cavallo tra XV e XVI secolo.[1] BiografiaLudovico Bolognini nacque nel 1447 a Bologna.[1] Completati gli studi all'università bolognese sotto gli amici Alessandro Tartagni e Andrea Barbazza, ebbe la licenza in diritto civile e poi il dottorato nel 1469, anche se già nel 1468-1469 già faceva il lettore; nel 1470 si laureò in diritto canonico.[1] Si sposò nel 1471 con Giovanna Lodovisi, che gli diede il figlio Bartolomeo nel 1475.[1] Insegnò a Bologna fino al 1472-1473; dal 1474 passò a insegnare diritto civile all'Università di Ferrara, città dove fu anche nominato giudice delle appellazioni.[1] Tornato a Bologna, nel 1479 si fece eleggere fra gli Anziani del Comune, riprendendo l'insegnamento presso la locale università.[1] Si recò a Roma come avvocato concistoriale, più volte, in date non precisate, entro il 1490.[1] Nel 1490 scrisse ad Agnolo Poliziano (incontrandolo l'anno successivo)[1] per ottenere dettagli sul suo studio delle Pandectae di Pisa-Firenze (parte del Corpus iuris civilis pubblicata al tempo dell'imperatore bizantino Giustiniano). Nel 1501-1502, Bolognini si trasferì a Firenze dove iniziò a scrivere un elenco di differenze tra la Vulgata e le Pandectae. Egli tuttavia non padroneggiava il latino antico e la sua conoscenza della filologia era incompleta.[3] Nel 1503 ricoprì l'incarico di podestà.[1] Nel 1507 papa Giulio II lo nominò senatore di Bologna, quindi gonfaloniere di Giustizia; nello stesso anno, fu inviato come ambasciatore del senato presso il re di Francia.[1] Morì nel 1508 a Firenze.[1] Un suo probabile ritratto del 1480-1485 circa è conservato presso la Pinacoteca nazionale di Bologna.[2] Opere
Manoscritti
NoteBibliografia
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