Lucio Valerio Potito (console 393 a.C.)
Lucio Valerio Potito (Roma, ... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e militare romano del V secolo a.C.. ConsolatoTrascorsi quindici anni dal 408 a.C., durante i quali furono eletti ogni anno dei tribuni consolari, nel 393 a.C. vennero rieletti dei consoli: Lucio Valerio Potito e Publio Cornelio Maluginense Cosso che tuttavia si dimisero, lasciando il posto ai due consoli suffecti Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo e Servio Sulpicio Camerino. Lucio Valerio Potito divenne nuovamente console nel 392 a.C. insieme a Lucio Furio Medullino[1]. I romani sconfissero nuovamente gli Equi sul monte Algido, e per questa vittoria a Valerio fu concesso il trionfo, e a Marco un'ovazione. Per la vittoria su Veio, furono celebrati i ludi magni e fu consacrato il tempio a Giunone Regina, voluto da Furio Camillo. Si dichiarò poi guerra alla città di Volsinii e ai Salpinati, che però non si poté combattere perché a Roma era scoppiata un'epidemia, che colpì anche i consoli, che per questo motivo dovettero rimettere le proprie cariche anzitempo nelle mani di un interré[1]. NoteCollegamenti esterni
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