Lucio Antistio Vetere (console 28)
Lucio Antistio Vetere (in latino Lucius Antistius Vetus; 7 a.C. circa – dopo il 30) è stato un magistrato romano, console dell'Impero romano. BiografiaFratello minore del console ordinario del 23 Gaio Antistio Vetere, figlio del console ordinario del 6 a.C. Gaio Antistio Vetere e nipote del console suffetto del 30 a.C. Gaio Antistio Vetere[1], Lucio apparteneva ad una famiglia che dovette godere di buon favore presso i principes della dinastia giulio-claudia. Lucio ricoprì la carica vigintivirale di decemvir stlitibus iudicandis[2], fu questore personale di Tiberio[2], passò poi direttamente, come usuale per i patrizi[3], alla carica di pretore[2] e, in una data imprecisata ma anteriore al suo consolato[2], fu cooptato nel collegio dei pontifices, presieduto da Tiberio e di cui faceva parte anche il padre[2]. Il suo consolato, un tempo oggetto di dibattito[3] e in precedenza collocato nella seconda metà del 26 d.C.[4], è stato ora datato tra il luglio e il dicembre 28[5]: Lucio sostituì Publio Silio Nerva e fu affiancato da Quinto Giunio Bleso, il quale a sua volta rimpiazzò Gaio Appio Giunio Silano[4][5][6][7]. Nel 29-30, Velleio Patercolo lo ricorda ancora insieme alla sua famiglia e testimonia come Lucio fosse ancora in vita all'epoca[1]. La menzione di Velleio è l'ultima testimonianza su Lucio, che così scompare dalla storia. Note
Bibliografia
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