Una sua biografia fu pubblicata nel 1756 dal medico napoletano Giuseppe Mosca.
Pensiero
Porzio assimilò il corpo umano ad una macchina prodotta dalla tecnologia: proprio come quest'ultima l'uomo, o meglio il suo corpo, consuma energie continuamente ed ha costante bisogno di esserne rifornito.
Concluse dunque che lo studio della meccanica dovesse essere in realtà anche alla base della medicina. Notevole l'influenza di Cartesio sul suo pensiero.
Opere
Nel 1681 pubblicò In Hippocratis librum De veteri medicina paraphrasis, seguito (1684) da De difficultate medicinae, che mirava a ridefinite la professione del medico.
Nel 1683 pubblicò Erasistratus sive de sanguinis missione, in forma di dialogo, contrario alla pratica diffusissima all'epoca del salasso.
Nel 1685 diede alle stampe De militis in castris sanitate tuenda; nel 1693 pubblicò la sua ultima opera, Cinque lettere in difesa dei moderni.