Lourenço de Almeida
Don Lourenço de Almeida (Martim, 1480 – Chaul, 1508) è stato un esploratore e militare portoghese. BiografiaUnico figlio di Francisco de Almeida, primo Viceré dell'India portoghese, nacque a Martim, cittadina nel nord del Portogallo nel 1480. Di statura eccezionalmente alta per l'epoca (vicina ai 2 metri)[1], divenne capitano di marina al servizio del padre e nel 1505 venne da lui incaricato di intercettare una flotta moresca carica di spezie lungo il suo tragitto nell'Oceano Indiano[2]. A causa di una tempesta, le sue navi finirono fuori rotta e de Almeida approdò così a Ceylon, sbarcando presso la città di Galle[3]. Fu il primo portoghese a raggiungere l'isola[4], ed intrattenne amichevoli relazioni commerciali con il locale re di Kotte, cui offrì la propria protezione militare in cambio di un tributo annuale[5] (sotto forma di cannella, spezia molto pregiata al tempo[6]), Fu questo il primo passo per il consolidamento del predominio commerciale e politico lusitano sulla regione, che si concretizzerà nel 1518 con il permesso accordato agli europei di costruire un forte nella città di Colombo[7] e di esercitare l'attività commerciale sotto speciali concessioni. Ceylon entrò così a far parte dell'impero coloniale controllato da Lisbona, nella cui orbita rimase fino alla metà del XVII secolo. Soprannominato O Diabo louro ("Il Diavolo biondo")[1], fu in seguito inviato dal padre nel 1506 contro lo zamorin di Calicut, che progettava di ribellarsi al dominio portoghese nella regione indiana, e riportò una notevole vittoria nella battaglia di Cannanore, nonostante la netta inferiorità numerica delle sue forze[8][9]. Due anni più tardi, fu nuovamente al comando di una flotta mandata in difesa delle postazioni di Cochin e Cannanore, ma la sua squadra fu sorpresa da una coalizione di forze mamelucche e indiane che la ingaggiarono nella battaglia di Chaul, nella quale fu duramente sconfitta[10]. Durante la ritirata, la nave sulla quale de Almeida si trovava fu affondata, ed egli morì in seguito alle ferite riportate nello scontro[11][12]. La morte di de Almeida sarà in seguito citata da Luís de Camões come esempio di eroismo nella sua opera epica I Lusiadi (canto X, 29-32)[13][14]. OnorificenzeNote
Voci correlateCollegamenti esterni
|