Con l'eccezione degli US5, tutti i gruppi musicali che hanno lavorato con Pearlman gli hanno fatto causa presso la Corte federale per dichiarazioni false e frode, e tutti i casi contro Pearlman sono stati vinti o si sono risolti con accordi extragiudiziari. I suoi problemi con la legge iniziarono quando Brian Littrell assunse un avvocato affinché facesse luce sui motivi per i quali il suo gruppo, i Backstreet Boys avessero percepito sino a quel momento soltanto 300,000 dollari in totale, mentre Pearlman e la sua etichetta discografica guadagnassero milioni.[3]
Nel 2007Vanity Fair ha riportato la notizia che giravano alcune voci relative ad alcuni comportamenti sessuali ritenuti non adeguati di Pearlman nei confronti dei suoi clienti e dei suoi impiegati.[3] La cosa è stata parzialmente confermata da Jane Carter, madre di Aaron Carter e Nick Carter (membro dei Backstreet Boys) e da Rich Cronin dei LFO[4], benché sia invece stata smentita categoricamente da Lance Bass degli *NSYNC, mentre lo stesso Nick Carter intervistato sull'argomento ha lasciato intendere che l'amarezza può essere un fattore determinante per scatenare accuse sessuali.[5]
È morto in carcere il 19 agosto 2016 a seguito di un ictus all'età di 62 anni.
Note
^ Timothy Roche e Bruce Handy, Big Poppa's Bubble Gum Machine, Time Magazine, 1º febbraio 1999. URL consultato il 9 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2009).