Lothar KönigLothar König (Stoccarda, 3 gennaio 1906 – Monaco di Baviera, 5 maggio 1946) è stato un presbitero e filosofo tedesco della Compagnia di Gesù. BiografiaEntrò nei gesuiti e si legò al gruppo giovanile Jugendbund Neudeutschland.[1][2] Fu membro del Circolo di Kreisau. Sebbene multiconfessionale, l'opposizione del gruppo di Kreisau al regime di Hitler aveva un orientamento fortemente cristiano e cercava un risveglio della consapevolezza del trascendentale. La sua visione era radicata sia nella tradizione romantica e idealista tedesca, sia nella dottrina cattolica del diritto naturale.[3] König diventerà un importante intermediario tra il circolo e i vescovi Conrad Gröber di Friburgo e von Preysing di Berlino.[4] Dopo il fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944, König fu inseguito dalla Gestapo e cercò rifugio in una carbonaia, dove visse nascosto fino alla fine della guerra. König morì poco dopo a causa degli effetti della clandestinità.[1] I rapporti col Vaticano durante la guerraIl 14 dicembre 1942 König scrisse al reverendo Robert Leiber, segretario privato di papa Pio XII e collegamento con la Resistenza, per informarlo che le sue fonti avevano confermato che circa 6.000 polacchi ed ebrei venivano uccisi ogni giorno nelle "fornaci delle SS" situate a un'area di quella che allora era la Polonia occupata dai tedeschi e che ora fa parte dell'Ucraina occidentale. Faceva riferimento anche ai campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Dachau.[5][6] Note
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