Nel 1913 realizzò, a Grosseto fuori Porta Nuova, il villino Pastorelli, con evidenti richiami al neogotico inglese.[1][6][7] Nel 1920 redasse un regolamento edilizio riguardante l'area antistante il fossato di Porta Nuova, che era una storica proprietà della sua famiglia.[8][9] Il piano prevedeva il riempimento del fossato con successiva trasformazione della zona a ridosso delle mura medicee in area pedonale e viale per il passeggio, che sarà intitolato all'omonimo avo dell'architetto.[9] Nel 1924 venne definitivamente demolita la barriera di Porta Nuova con gli edifici del dazio che qui sorgevano.[9]
Sposatosi con Argia Romanelli, fiorentina, ebbe da lei quattro figli: il primogenito Porzio (1896), morto in guerra sul Carso il 23 agosto 1917, alla cui memoria fu conferita la medaglia d'argento, Giulio (1898) e Gino, e la figlia Giulia (1900–1998), la quale sposò Pietro Martinelli, avvocato del foro di Grosseto.[1] Visse dal 1901 presso il castello di Castiglione della Pescaia.[1] Dal 1909 al 1913 fu anche presidente della commissione direttiva della biblioteca Chelliana.[10]
Monumento ai caduti (1923) a Castiglione della Pescaia
Monumento ai caduti, direzione dei lavori (1925) a Follonica
Note
^abcdefghijklLucio Niccolai, L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma dalla montagna al mare tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008, p. 227.
^abcAngelo De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi: pittori, scultori e architetti, Firenze, Successori Le Monnier, 1889, p. 386.
^abMariagrazia Celuzza, Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013, pp. 211–214.
^abBruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995, p. 13.
Mariagrazia Celuzza e Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013.
Enrico Crispolti, Anna Mazzanti e Luca Quattrocchi (a cura di), Arte in Maremma nella prima metà del Novecento, Milano, Silvana Editoriale, 2005.
Angelo De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi: pittori, scultori e architetti, Firenze, Successori Le Monnier, 1889, p. 386, p. 620.
Letizia Franchina, Dalla difesa diffidente dei tradizionalisti all'accoglienza entusiastica delle Elites: Siena e Grosseto di fronte al Liberty, in Maria Adriana Giusti (a cura di), Le età del Liberty in Toscana, Firenze, Octavo-Franco Cantini Editore, 1996.
Lucio Niccolai, L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma dalla montagna al mare tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008.
Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995.