Longula
Longula (in lingua greca: Λόγγολα) fu una città del Latium vetus, nel territorio dei Volsci. StoriaInizialmente città latina: Plinio il Vecchio, inserisce i suoi abitanti, i Longani, fra le popolazioni albane che tuttavia alla sua epoca erano scomparse (I secolo d.C.)[1]. Dopo essere stata occupata dai Volsci, fu riconquistata nuovamente dal console Postumio Cominio nell'anno 493 a.C. nel corso della campagna militare contro i Volsci di Anzio. Postumio Cominio infatti sbaragliò i Volsci, li inseguì fino a Longula, che conquistò, come pure conquistò Polusca, per giungere finalmente fino alle mura di Corioli che cinse d'assedio[2][3][4]. Nel 489 a.C. fu una delle città attaccate dai Volsci condotti da Gneo Marcio Coriolano che, posto l'assedio a Lavinium[5], congedati cinque ambasciatori inviati da Roma perché desistesse dai propri propositi, prese facilmente Longula, facendone schiavi gli uomini[6]. Nel 484 a.C. i Romani, in rotta dopo la sconfitta patita ad Anzio contro i Volsci, riuscirono a sconfiggere questi ultimi nella battaglia di Longula, sovvertendo così le sorti della guerra. Il nome di Longula ricorre a proposito di una battaglia combattuta nel 309 a.C., durante la dittatura di Lucio Papirio Cursore; diretto alla volta del Sannio, per prendere il comando dell'esercito romano, dalle mani del console dell'anno precedente Gaio Marcio Rutilo Censorino, si incontrò con quest'ultimo a Longula. Qui i Romani affrontarono i Sanniti che furono sbaragliati in uno scontro campale[7]. UbicazioneLa città di Longula è stata localizzata recentemente in località Colle Rotondo, presso Lavinio, nel comune di Anzio[8]. Qui è venuto alla luce un insediamento dalla lunga continuità di vita, dalla media età del Bronzo fino alla media età repubblicana, difeso con due aggeri[9]. Nei pressi è venuta alla luce anche un'ampia necropoli, in località Cavallo Morto, risalente all'età del Bronzo recente (XIII-XII secolo a.C.), connessa con questo insediamento ed i cui reperti sono conservati oggi al Museo Pigorini di Roma. L'abitato era sviluppato nel senso della lunghezza, da cui derivò il termine Longula alla cittadella. L’abbandono del colle è documentato a partire dal III secolo a.C., come conseguenza della presa di Anzio e dell’esito della Guerra Latina (338 a.C.), a seguito della quale la cittadella di Longula perse la sua importanza strategica e militare. Longula confinava con Anzio, Satrico, Ardea e Polusca, e più precisamente il fosso di Cavallo Morto fungeva da linea di confine tra i Rutuli di Ardea ed i Volsci anziati [10]. Note
Bibliografia
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