In precedenza era stata Assistente Procuratore Generale per la Sicurezza interna dal 2011 al 2013 e Vice Procuratore Generale Associato nel Dipartimento di Giustizia dal 2009 al 2011.
Nel 2017, Monaco divenne un'analista di spicco in materia di sicurezza nazionale per la CNN.[1]
Dal 1997 al 1998 Monaco lavorò come assistente legale per la Giudice Jane Richards Roth alla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Terzo Circuito, e come consigliere legale dell'allora Procuratore generale Janet Reno dal 1998 al 2001.[11]
Dal 2001 al 2007 fu Avvocato assistente degli Stati Uniti nell'ufficio dello Avvocato degli Stati Uniti per il District of Columbia, e fu nominata membro della Enron Task Force del Dipartimento di giustizia, contribuendo a dirigere la squadra di accusa per le udienze contro cinque ex dirigenti Enron dal 2004 al 2006.[12]
Monaco ricevette il riconoscimento Department of Justice Award for Special Achievement ("premio per risultato speciale") nel 2002, 2003 e 2005.[13] Ricevette lo Attorney General's Award for Exceptional service per il lavoro svolto nella Enron Task Force, il più alto riconoscimento del Dipartimento.[14] Dopo la fine del processo Enron e dopo che il Dipartimento della giustizia ebbe disciolto la task force speciale, Monaco lavorò come consigliere speciale del Direttore dell'FBIRobert Mueller. In seguito Mueller la scelse come sua Vicecapo di Gabinetto[15], e poi ancora sua Capo di Gabinetto; ruolo che mantenne fino al gennaio 2009.[8]
Nel 2009 Monaco ebbe dallo United States Deputy Attorney GeneralDavid W. Ogden l'incarico di Associate Deputy Attorney General competente su questioni di sicurezza nazionale. In seguito operò anche come Principal Associate Deputy Attorney General, ossia il più elevato assistente del Vice Procuratore Generale.[16] Nel 2011 Monaco fu nominata dal presidente Barack ObamaAssistant Attorney General for National Security; ciò la poneva alla guida della divisione del Dipartimento di Giustizia che presiede ai casi più importanti di controterrorismo e spionaggio, e autorizza l'uso dei mandati FISA.[17] In tale veste coordinò l'inchiesta su Mansour Arrabbiar, per un complotto tramato dal Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane per uccidere l'ambasciatore saudita negli USA..[18] Rese anche una priorità assoluta della sua gestione la lotta agli attacchi informatici, creando, su tutto il territorio USA, la prima rete in assoluto di accusatori specializzati nella sicurezza informatica nazionale.[19][20] Monaco si è adoperata in numerose azioni tendenti a far chiudere il campo di prigionia di Guantánamo.[21][22]
Homeland Security and Counterterrorism Advisor (2013-2017)
Il 25 gennaio 2013 il presidente Barack Obama annunciò che avrebbe nominato Monaco come sua Assistente per la Sicurezza Interna e l'Antiterrorismo, il consigliere capo del presidente tali questioni.[23]
Monaco succedette a John Brennan, nominato da Obama quale nuovo Direttore della CIA.[24]
Monaco assunse l'incarico l'8 marzo 2013, e divenne membro effettivo dello Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.[25]
Nella sua qualità di Assistant to the President for Homeland Security, Monaco indirizzò la politica USA al contrasto delle minacce terroristiche esterne, anche indebolendo il nucleo di Al Qaida e i suoi fiancheggiatori da al-Qāʿida nella Penisola Arabica al Fronte al-Nusra, avviando lo Stato Islamico sul percorso della sconfitta nel lungo termine, e creando nei propri alleati l'attitudine a prevenire e frustrare le minacce terroristiche.[26] Inoltre coordinò iniziative per accrescere la collaborazione con il settore privato per combattere la propaganda ISIS sul web, al contempo promuovendo una comunicazione contrapposta.[27][28] Inoltre guidò una complessa iniziativa di riforma sulla politica in materia di ostaggi tra il 2014 e il 2015 per meglio allineati e e coordinare le azioni del governo USA e servire meglio le famiglie coinvolte.[29]
Il 23 maggio 2013 Daniel Klaidman, sulle colonne del Daily Beast, riferì che un'"autorità della Casa Bianca" confermava che Monaco avrebbe "gestito le responsabilità quotidiane di Guantanamo."[30] A fine luglio 2014 Monaco rispose alla domanda se l'ordine di tenere aperta Guantanamo sarebbe cessato quando davvero le truppe USA si fossero ritirate da Guantanamo.[31][32][33][34] Nel febbraio 2016 la Casa Bianca e il Dipartimento della Difesa presentarono al Congresso un piano organico per chiudere la struttura di detenzione della Baia di Guantanamo.[35][36]
Nel ruolo di Homeland Security Advisor, Monaco era anche il consigliere capo del presidente Obama per la sicurezza informatica. Guidò la decisione politica di creare il Cyber Threat Intelligence Integration Center sotto l'Office of the Director of National Intelligence nel 2015, per fornire un'analisi integrata ad ampio spettro delle informazioni sulle minacce informatiche straniere e sugli incidenti che riguardano gli interessi nazionali USA, sul modello del National Counterterrorism Center per quanto riguarda le minacce terroristiche.[37][38][39] Contribuì pure a sviluppare il Cybersecurity National Action Plan, che fu varato nel febbraio 2016, per guidare le azioni che il governo USA avrebbe preso nella restante durata dell'amministrazione Obama e mettere in atto una strategia di sicurezza informatica di lungo periodo — sia nel governo federale sia nelle varie parti del Paese.[40] Nel luglio 2016 Monaco tenne un discorso alla International Conference on Cyber Security, descrivendo le politiche dell'amministrazione Obama e annunciando la sua nuova direttiva che definiva il modo in cui il governo federale reagisce agli incidenti informatici significativi.[41]
Infine, durante il suo ufficio come consigliere capo del presidente Obama per la sicurezza nazionale, Monaco gestì le azioni degli Stati Uniti contro l'ebola e coordinò le iniziative di allerta di tutto il governo per scongiurarne la diffusione negli Stati Uniti.[42][43] Nel gennaio 2017 Monaco guidò il Principal-Level Exercise, che radunava dirigenti entranti e uscenti del governo USA per condividere le lezioni apprese in precedenti crisi e discutere le migliori pratiche in preparazione delle future situazioni critiche.[44]
Note
^April Ryan Joins CNN As Political Analyst, su whur.com, WHUR Radio, 4 aprile 2017. URL consultato il 7 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2018).
«Monaco's parents, Mary Lou and Anthony Monaco, still live in Newton. She attended Winsor School, a prestigious all-girls prep school in Boston known for its "Ivy pipeline."»
^ Adam Aigner-Treworgy, Big shoes to fill: Replacing John Brennan, su security.blogs.cnn.com, cnn.com, 25 gennaio 2013. URL consultato il 9 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2013).
«Wilner and his allies may soon get some good news. A White House official confirmed to The Daily Beast that Obama has asked his chief counterterrorism adviser, Lisa Monaco, to handle the day-to-day responsibilities for Guantanamo. Monaco has daily access to the president and clout within the national-security bureaucracy. She also has deep experience dealing with the Guantanamo conundrum. When she first joined the administration in 2009 as a senior Justice Department official, she worked on Gitmo.»
«Josh Gerstein of Politico reports that "[a] top White House official suggested Saturday that Congress pass new legislation to support President Barack Obama's authority to act against an array of terrorist groups not clearly linked to the September 11 attacks."»
«Over at Just Security, Steve Vladeck objects to the piece Jack, Bobby, Matt and I wrote over the weekend on Lisa Monaco's AUMF comments at the Aspen Security Forum.»