Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico George Bentham (1800-1884) nella pubblicazione " Plantas Hartwegianas imprimis Mexicanas . . . Londini" ( Pl. Hartw. [Bentham] 197) del 1845.[4]
Descrizione
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo arbustivo o piccolo-arboreo.[5][6][7][8][9][10]
Fusto. La parte aerea è legnosa, eretta e ramosa. I rami hanno una sezione cilindrica e sono minutamente costoluti (striati in vecchiaia), con superfici tomentose o glabre oppure ghiandolose. Altezza media: da 0,1 a 10 metri.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato; sono pseudopicciolate o sessili. La lamina è intera e mucronata con varie forme (lineari, lanceolate, ellissoidali, oblunghe, ovate o obovate). I margini sono interi, dentellati o seghettati; la consistenza varia da membranosa a coriacea. Le foglie possono essere revolute, ma talvolta sono piatte. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi. Dimensioni medie della lamina: lunghezza 3 – 230 mm; larghezza 0,7 – 85,0 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini (fino a 100) raccolti in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato normalmente di tipo radiatoGlossario botanicoE#eterogamo (raramente sono disciformi). I capolini sono formati da un involucro, con forme tubolari, cupolari, campanulate o subconiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme da ovate a lineari e a consistenza erbacea (i margini possono essere coriacei), sono disposte in modo più o meno embricato su 3 - 7 serie. Il ricettacolo, alveolato e spesso muricato, in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica. Dimensioni dell'involucro: lunghezza 4 – 15 mm; diametro 3 – 15 mm.
fiori del raggio: la forma della corolla alla base è tubulosa, mentre all'apice è ligulata più o meno con 3 lobi; il colore varia da bianco a viola; lunghezza della corolla: 2,5 - 15 mm;
fiori del disco: la forma è tubulare divaricata a campana in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è biancastro, verde, giallo o viola; lunghezza delle corolle: 3 – 9 mm.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][12]
Gineceo: l'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[13] I due bracci dello stilo hanno una forma lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma è cilindrica/prismatica (o compressa) con alcune coste (o nervi) longitudinali;
pappo: è composto da setole filiformi disposte su due serie colorate di paglierino, rossastro o violaceo.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7] Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in America centrale.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Linochilus (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Linochilus group".[2]
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.