Lingue lolo-birmane
Le lingue lolo-birmane sono una branca della famiglia delle lingue sino-tibetane, che contengono circa 500 lingue (gran parte di esse sono minori). La proto-lingua di origine si chiama proto-lolo-birmano (Proto-Lolo-Burmese language) e deriva da una separazione del proto-tibeto-birmano in proto-tibetico e proto-lolo-birmano. Si tratta di un sottogruppo di lingue con caratteristiche ben riconoscibili, per il quale esistono ricostruzioni lessicali scientificamente attendibili. Per questo motivo c'è generalmente accordo tra i linguisti sui criteri che definiscono l'appartenenza di una particolare lingua a questo sottogruppo. Origini e proto-lolo-birmanoPer parlare dell'origine, la culla di 500 lingue circa (secondo il linguista Harald Hammarström) nell'Asia Orientale è il proto-sino-tibetano/Trans-Himalayano (lingue sinotibetane), formatosi come famiglia linguistica secondo Laurent Sagart, Guillaume Jacques e Yunfan Lai (2019) intorno al 5200 a.C., cioè circa 7200 anni fa. Da questa lingua si è separata in lingue sinitiche (la prima attestata è l'Old Chinese/OC/cinese antico; le prime ossa oracolari che attestano la scrittura risalgono al 1250 a.C., durante la Dinastia Shang) e proto-tibeto-birmano (Proto-Tibeto-Burmese Language, PTB). Esistono ricostruzioni sia dell'Old Chinese che del proto-tibeto-birmano: la prima per esempio conta la ricostruzione di Baxter-Sagart (2014), mentre la seconda conta la ricostruzione di Paul K. Benedict, rifinita poi da James Alan Matisoff. Quanto alla data della suddivisione, secondo uno studio glotto-cronologico di William S-Y. Chang (1998) di sette lingue sino-tibetane, esse hanno mostrato i segni di una divisione 6000 anni fa (4000 a.C. circa). Il proto-tibeto-birmano si è poi separato in proto-tibetico/Proto-Tibetic (ricostruito da Nicolas Tournadre, 2013), da cui deriva l'Old Tibetan/tibetano antico (la varietà parlata prima di quella classica e moderna) e in proto-lolo-birmano (Proto-Lolo-Burmese), da cui discendono le lingue lolo e le lingue birmane (la più famosa è proprio il birmano, la cui attestazione più arcaica è l'Old Burmese/birmano antico). Anche il proto-lolo-birmano è stato ricostruito da James Matisoff. Le lingue lolo si distinguono tradizionalmente in tre gruppi: settentrionali, centrali e meridionali.[1] I tibeto-birmani, secondo un articolo di Bo Wen, Xuanhua Xie et al. (Analyses of Genetic Structure of Tibeto-Burman Populations Reveals Sex-Biased Admixture in Southern Tibeto-Burmans, scritto nel 2003 e pubblicato nel 2004), derivano da una migrazione verso il sud di alcune tribù dalla Cina nord-occidentale. Queste tribù, le Di-Qiang, entrarono in contatto con le tribù native austroasiatiche e Mon-Khmer. Da questo studio genetico emerge che si sono anche mescolati geneticamente tra loro. Le migrazioni vengono datate "nel periodo delle Primavere e Autunni, circa 2600 anni fa" (il periodo va da 771 a.C. al 476 a.C.). Siccome questo periodo è ricordato per le guerre sanguinarie avvenute in Cina tra 120 feudi, poi riuniti dalla prima dinastia imperiale, la Dinastia Qin, si può ipotizzare che tali migrazioni siano avvenute per le guerre (in seguito, molte altre migrazioni avrebbero avuto come protagonisti dei profughi di guerra). L'avvenimento che dà inizio a questo periodo è la caduta della Dinastia Zhou, costretta a rifugiarsi in un piccolo territorio, l'unico che controlla saldamente. La tribù che sconfisse gli Zhou, i Quanrong, era del gruppo Qiang, situato proprio nella Cina nord-occidentale. Uno strumento online utilizzabile per consultare le radici in proto-tibeto birmano e altre lingue sino-tibetane è lo STEDT (Sino-Tibetan Etymological Dictionary and Thesaurus), un dizionario curato da James Matisoff dell'Università di Berkley la cui versione finale è stata pubblicata nel 2015. Un paper di Laurent Sagart (2019) fornisce le correzioni di alcune etimologie sbagliate. Alla creazione dello STEDT hanno partecipato anche Nicolas Tournadre e William Baxter. La ricostruzione in Old Chinese non sembra essere quella più recente del 2014. Suoni del proto-lolo-birmanoIn tabella, si indicano i suoni del proto-lolo-birmano trattati in Matisoff, 2003:
Il proto-lolo-birmano, secondo Matisoff, aveva due tipi di intonazione della vocale. Secondo la sua ricostruzione, sono una neutra e una tale per cui era accompagnata da un'aspirazione ("breathy voice"). Questa intonazione era contrastiva, cioè distingueva due sillabe identiche e con significati diversi. Vengono segnalate con i numeri 1, 2 come apice se non si riesce a ricostruire di preciso il loro valore e con le lettere H e L. Da un veloce confronto con il proto-tibeto-birmano, come differenze si notano la mancanza di *ny-, la nascita di due liquide aspirate, una nuova vocale anteriore arrotondata, la mancanza della vocale neutra schwa, la caduta della labializzazione e degli allungamenti vocalici e la tonogenesi. Dal punto di vista della trascrizione, cambiano solo 4 lettere palatali con lo stesso pattern per la scrittura. Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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