Documentato per la prima volta dal Bronzo di Antino[4], tra i dialetti sabellici è, con il sabino, quello che mostra le più precoci e forti influenze del latino[5].
Una tra le principali fonti di conoscenza della lingua è la lamina di Caso Cantovios, iscrizione in lingua marso-latina[6], con tratti riferibili alla lingua marsa, risalente al III secolo a.C.[7]
Note
^Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
^Le lingue sabelliche, su prin-italia-antica.unifi.it, Università degli Studi di Firenze. URL consultato il 21 aprile 2023.
^osco-umbro, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 21 aprile 2023.