Appartenne a una famiglia di intagliatori attivi tra XV e del XVI secolo, spesso menzionati da Vasari.[1] Fu figlio di Chimenti il Vecchio, molto attivo nell'ultimo ventennio del XV secolo. Secondo Vasari fu allievo di Andrea Sansovino. Fu collaboratore di Benedetto da Maiano e ne ereditò la bottega alla sua morte nel 1497.[2]
Come altri della sua famiglia fu sepolto nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze. Per tale chiesa realizzò una statua lignea di San Sebastiano.
Opere documentate
Crocifisso ligneo nella chiesa di San Leonardo a Fossato in Val Bisenzio
Tavola marmorea per Santa Chiara, oggi al Victoria and Albert Museum
Tabernacolo di San Sebastiano nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze
Tomba di Francesco Della Torre in Sant'Ambrogio a Firenze (perduta)
San Sebastiano in Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Firenze
Recentemente è stato, da alcuni, attribuito all'artista il "crocefisso Gallino", accostato da altri studiosi a Michelangelo.[3]
Note
^G. Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, ed architettori, Firenze 1568, ed. a cura
di G. Milanesi, Firenze 1878-1885. in particolare: Vita di Andrea Sansovino e
Vita del Pontormo
^G. Baroni, La parrocchia di S. Martino a Majano, Firenze 1875, pp. LXXXI-LXXXIII