Giunto a Roma a seguito di Antonio Blado, da Udine, dove era nato, trascorse lì tutta la sua vita.
Fu misuratore ed architetto, versato in fortificazioni militari.
A Leonardo Bufalini si deve la realizzazione della prima pianta di Roma redatta sulla base di un preciso e moderno piano di rilievo, stampata nel 1551. In essa si rappresenta l'orografia del territorio, il tessuto viario della città e i ruderi dell'antichità classica. Si tratta di una xilografia in dodici fogli (ciascuno di mm 495 × 350) e quattro strisce (ciascuna di mm 495 × 132).
La pianta del Bufalini fu poi utilizzata, tre secoli dopo, da Pasquale Adinolfi per la preparazione della sua opera Roma nell'età di mezzo, pubblicata nel 1881-82.[1]
Note
^Mario Barsali, «Adinolfi, Pasquale», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
Bibliografia
Cosimo Palagiano, «Bufalini, Leonardo», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 14, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972
Biblioteca Apostolica Vaticana, Franz Ehrle, Roma al tempo di Giulio III: la pianta di Roma di Leonardo Bufalini del 1551: riprodotta dall'esemplare esistente nella Biblioteca Vaticana, Danesi, 1911.
Beltrani, Giovanni. "Leonardo Bufalini e la sua pianta topografica di Roma." Rivista Europea 22 (1880): 5-28.