Lemniscomys striatus
Il topo dei prati striato tipico (Lemniscomys striatus Linnaeus, 1758) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa centrale ed occidentale.[1][2] DescrizioneRoditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 107 e 123 mm, la lunghezza della coda tra 133 e 152 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 27 mm, la lunghezza delle orecchie tra 15 e 17 mm e un peso fino a 48 g.[3] Le parti superiori sono marroni spesso con dei riflessi color ocra, con una striscia dorsale nerastra che si estende dagli occhi fino alla base della coda e sette file di piccole macchioline pallide su ogni lato. Le parti ventrali sono biancastre, con dei riflessi giallastri sull'addome e sul petto. Le orecchie sono grandi e rotonde, ricoperte di corti peli rossastri. I piedi sono brunastri. La coda è più lunga della testa e del corpo, scura sopra e più chiara sotto. Le femmine hanno 2 paia di mammelle pettorali e 2 paia inguinali. Il cariotipo è 2n=43-44 FN=58-68-72-74. BiologiaComportamentoÈ una specie terricola e crepuscolare, con attività frequenti prima della mezzanotte. Stabilisce percorsi nell'erba e costruisce nidi cono fili d'erba finemente intrecciati al suolo sotto una densa copertura. Solitamente vive solitariamente o in coppie. Sono stati registrati 8-32 individui per ettaro nelle savane della Costa d'Avorio. AlimentazioneSi nutre di insetti, particolarmente di termiti, e di semi, frutta e foglie RiproduzioneLe gravidanze sono associate alle stagioni più piovose. Danno alla luce 1-8 piccoli alla volta dopo una gestazione media di 22,6±1,4 giorni. Alla nascita sono quasi privi di peli e pesano non più di 1,8 g. Distribuzione e habitatQuesta specie è diffusa nell'Africa centrale ed occidentale, dalla Guinea-Bissau fino al Kenya orientale ad est e lo Zambia settentrionale a sud. Vive in zone disboscate, praterie, foresta secondaria e savane fino a 1.700 metri di altitudine. TassonomiaSono state riconosciute 6 sottospecie[4]:
ConservazioneLa IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione, numerosa, la presenza in diverse aree protette e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica L.striatus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1] Note
Bibliografia
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