Le colpe dei padri (romanzo Åsa Larsson)
Le colpe dei padri (titolo originale Fädernas missgärningar) è un romanzo poliziesco della scrittrice svedese Åsa Larsson. Pubblicato nel 2021, costituisce il sesto libro dedicato dall'autrice all'avvocato Rebecka Martinsson[1]. Storia editorialeIl romanzo, pubblicato nel 2021 in svedese, è uscito sin dall'anno successivo in molte altre lingue: catalano[2], spagnolo[3], francese[4], danese[5], tedesco[6], ceco[7], polacco[8] e in italiano, nella traduzione di Katia De Marco. Nel 2021, Fädernas missgärningar ha vinto l'Adlibrispriset[9] e il Premio svedese per la letteratura gialla[10]. TramaLa città di Kiruna è tutta un cantiere: per sfruttare le risorse minerarie, le autorità hanno deciso che gli edifici (pubblici o privati) vadano ricostruiti nelle vicinanze. In questo clima di provvisorietà matura un dramma: un uomo, solo e alcoolizzato, è trovato morto dalla sorella e nel freezer di casa c'è un altro corpo, la cui morte risale al 1962. Si tratta di un famoso pugile, scomparso tanti anni prima ed ora, ritrovandolo assassinato, il delitto è caduto in prescrizione. Dopo alcune ricerche, altri due cadaveri (di donne giovani) affiorano dalla neve nei pressi della casa: sono state barbaramente schiacciate da una motoslitta, passata ripetutamente sui corpi. Il responsabile della Procura è in congedo e ha nominato come facente funzione Carl von Post, che però approfitta della situazione per prendersi licenze varie. Così il caso è preso in carico da Rebecka Martinsson che dimostra molta efficienza e lucidità. Purtroppo il primo dei morti, l'alcoolizzato Henry, appartiene alla famiglia Pekkari che, molti anni prima, aveva in affido Virpi, madre di Rebecka: per quanto la procuratrice non abbia mai visto i membri della famiglia, è in una posizione estremamente delicata e sarebbe opportuno che si mantenesse estranea al caso. Quando von Post ritorna, non esita a sollevarla e sostituirla personalmente. Rebecka è in procinto di dare le dimissioni e riprendere a lavorare per lo studio legale dell'amica Maria Taube, ma il groviglio della vicenda continua (suo malgrado) a trascinarla. Il figlio del pugile morto, Börje Ström, anch'egli un ex pugile di valore, vorrebbe fare luce sulla morte del padre che amava; la sorella di Henry a sua volta vorrebbe liberarsi dei difficili rapporti con l'altro fratello, Olle. Emergono così reati vecchi e nuovi, tra i quali il ritrovamento di un'altra donna assassinata: come le due precedenti era un'immigrata clandestina dall'ex Unione Sovietica. Non si può più dubitare che la mafia russa abbia preso piede nella zona, controllando i vari racket e agendo di concerto con gli elementi locali. La tenacia delle ricerche mette in serio pericolo gli agenti e i loro collaboratori, finché in una sparatoria Anna-Maria Mella è gravemente ferita e Tommy Rantakyrö viene ucciso. Von Post deve accettare l'aiuto di Rebecka e insieme giungono a una parvenza di giustizia. Le molte morti non si possono compensare e non basta la ricostruzione di tanti episodi a rassicurare quelli che restano: sono troppe le lacerazioni che non scompariranno, che sfuggiranno a un giusto processo, sia per la sparizione o morte di malviventi, sia per la legge che derubrica svariati crimini che pur lontani nel tempo, sono stati alla base delle vicende più prossime. Ora Rebecka, Anna-Maria Mella, Ragnhild Pekkari, Börje Ström daranno un nuovo indirizzo alle loro vite, sapendo che si deve chiudere il lungo capitolo di Kiruna. Personaggi
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