Lattoferrina
La lattoferrina, conosciuta anche come lattotransferrina è una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida. La lattoferrina appartiene alla famiglia delle transferrine e possiede una massa molecolare di 80 KDa, con due siti di legame per lo ione ferrico (Fe3+), similmente alla stessa transferrina. La lattoferrina non è mai satura di ferro e il suo contenuto ferrico varia. Si trova soprattutto nel latte ed è anche presente in molte secrezioni mucose come le lacrime e la saliva, inoltre protegge i neonati da infezioni all'apparato gastrointestinale. L'attività antimicrobica della lattoferrina è correlata alla sua affinità per il Fe3+ (quindi la sua elevata capacità di competere allo stato libero con i microrganismi ferro-dipendenti), e all'azione diretta sulla membrana esterna dei batteri Gram negativi. Nell'organismo la lattoferrina è contenuta nei granulociti neutrofili. Nell'uomo il gene che codifica per la lattoferrina è situato sul cromosoma 3 con localizzazione 3q21-q23. EffettiLa combinazione della lattoferrina con lo ione ferrico nelle secrezioni mucose modula l'attività e le capacità aggregative dei batteri e dei virus verso le membrane cellulari. Questo perché alcuni batteri richiedono ferro per poter effettuare la replicazione cellulare e la lattoferrina lo sottrae dall'ambiente circostante, impedendone la proliferazione dei batteri. Tuttavia batteri come Escherichia coli possiedono chelanti del ferro che permettono a questi microrganismi di procurarselo anche in presenza di lattoferrina. Il potere fungicida e battericida della lattoferrina, della transferrina e della ovotransferrina in vitro dipende dalla concentrazione di sale[1]. Nel normale latte fresco è inattiva. È stato brevettato un procedimento non termico di deionizzazione industriale del latte (calcio, sodio, potassio) che attiva la lattoferrina e permette di evitare la pastorizzazione con relativa perdita di valori nutrizionali[senza fonte]. Inoltre la lattoferrina possiede un'attività battericida ferro-indipendente, essendo in grado di attaccare e lisare la membrana batterica sfruttando l'affinità dei propri domini cationici nei confronti della membrana batterica (carica negativamente) che, in combinazione con l'enzima lisozima in grado di scindere i legami β1-4 glicosidici del peptidoglicano, causa la morte del batterio per citolisi. Essendo una forma inattivata, non ha alcun senso introdurre nella propria dieta grandi quantità di latte per assimilare maggiori quantità di lattoferrina.[2] Note
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