La faccia di Orloff
La faccia di Orloff (Not Final!) è un racconto di fantascienza di Isaac Asimov pubblicato per la prima volta nel 1941 sul numero di ottobre della rivista Astounding Science Fiction. Successivamente è stato incluso nell'antologia Asimov Story (The Early Asimov) del 1972. È stato pubblicato varie volte in italiano a partire dal 1973[1]. La sua continuazione, Vittoria involontaria (Victory Unintentional), è una storia di robot. I due racconti sono tra i pochi di Asimov a raccontare la presenza di forme di intelligenza non umana nel sistema solare. TramaI colonizzatori terrestri di Ganimede, il più grande satellite di Giove, hanno scoperto l'esistenza di una forma di vita intelligente sul pianeta Giove. Riescono a stabilire delle comunicazioni con tali creature e iniziano a scambiarsi informazioni scientifiche, ma quando i Gioviani capiscono che gli umani sono diversi da loro interrompono le comunicazioni, minacciando di distruggere quelli che vedono come esseri inferiori. Gli scienziati su Ganimede, però, si rendono conto che i Gioviani non possono mettere in pratica la loro minaccia dato che per decollare le loro astronavi avrebbero bisogno di campi di forza, tecnologia che è impraticabile. Il brillante capo degli scienziati fa una sperimentazione pratica di ciò e quindi Nicholas Orloff, il Commissario Coloniale giunto su Ganimede per valutare la situazione, fa rapporto alla Terra che la minaccia dei Gioviani è terminata. Nel frattempo un'astronave parte per Ganimede per prelevare Orloff e riportarlo sulla Terra e, da una conversazione tra il capitano della nave e un tecnico, si rivela che di fatto tale astronave usa la tecnologia dei campi di forza in un modo ingegnoso a cui gli scienziati non avevano pensato, ribaltando la conclusione alla quale erano giunti gli scienziati di Ganimede. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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