LISA (sonda spaziale)
LISA (acronimo per Laser Interferometer Space Antenna) è una sonda spaziale coinvolta nel progetto eLISA,[2][3] una missione spaziale attualmente in fase di progetto presso l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), come parte del programma Cosmic Vision. La data di lancio è prevista per il 2037 con una vita operativa di quattro anni e una possibile estensione della missione di altri sei anni.[1][4] Dal 2015 al 2017, la missione LISA Pathfinder ha contribuito a testare le tecnologie che verranno poi utilizzate nei 3 satelliti LISA. ScopoLo scopo del progetto è rilevare le onde gravitazionali generate da sistemi di stelle binarie all'interno della nostra galassia, la Via Lattea, da buchi neri supermassicci in altre galassie e dalla fusione tra buchi neri supermassicci. Il progetto ha l'intenzione di fornire nuovi dettagli sulla fusione fra buchi neri supermassicci, dare conferme sulla relatività generale di Einstein e fornire indicazioni sulla struttura dell'universo primordiale. Le onde considerate da LISA hanno una frequenza compresa tra 0,0001 e 1 Hz. TecnologiaLISA è costituito da 3 satelliti artificiali posti ai vertici di un triangolo equilatero, separati tra loro da una distanza di 2,5 milioni di chilometri. Questa costellazione di satelliti si muoverà in un'orbita solare, alla distanza di 1 unità astronomica dal Sole e a circa 50 milioni di km dalla Terra.[1] Tramite un interferometro laser la distanza reciproca verrà accuratamente misurata, ed eventuali piccolissimi cambiamenti potranno essere attribuiti ad onde gravitazionali di passaggio. I laser usati per la misurazione avranno una potenza di 1 watt, e saranno osservati tramite piccoli telescopi di 30 cm di diametro. LISA sarà sensibile a onde gravitazionali a bassa frequenza, fra 0,1 mHz e 1 Hz; poiché non sarà affetto dai disturbi ambientali di origine terrestre, come i microsismi, potrà esplorare frequenze molto più basse di quelle a cui sono sensibili gli interferometri terrestri, come ad esempio Virgo e LIGO. La sensibilità di LISA è stimata, nel caso migliore, a 10−11 m. Questo sarà sufficiente per rilevare le emissioni di centinaia o migliaia di stelle binarie vicine, e quelle di buchi neri poste in galassie lontane. Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|