Conobbe Ali Pascià all'età di dodici anni, quando si recò a corte per chiedergli di risparmiare suo padre.[1] L'anziano monarca accettò le sue suppliche e nel 1808 la sposò, elevandola a moglie ufficiale (a quel tempo, l'harem di Tepeleni contava seicento concubine).[1] Nonostante il matrimonio, Kyra mantenne la religione cristiana[1] e nel palazzo una stanza venne trasformata in una cappella dove la regina poteva pregare.
Nel 1818 è diventata membro dell'organizzazione patriottica greca Filikí Etería. Kyra è stata direttamente reclutata da uno dei tre membri fondatori dell'organizzazione, Nikolaos Skoufas.[2] In questo periodo ha intrapreso una serie di iniziative di beneficenza. Finanziò una serie di lavori di restauro del Monte Athos (1819-1820).[3] La regina si dice che ebbe molta influenza sull'anziano consorte e ottenne clemenza per molti correligionari greci.
Nel gennaio 1822, durante l'ultima fase dell'Assedio di Giannina da parte delle forze del sultano ottomano, Vassiliki insieme ad Ali Pascià e la sua guardia privata sfuggirono sull'Isola di Giannina.
È un personaggio citato ne Il conte di Montecristo, romanzo francese di Alexandre Dumas. Nella narrazione, lei e Ali hanno avuto una figlia, Haydee, catturata e venduta come schiava al protagonista.
«Ma dal 1818 in poi, la società ha cominciato un ampio reclutamento includendo un certo numero di donne. Prima della sua morte, nel mese di luglio 1818, Skoufas, uno dei tre fondatori della società, ha suggerito sistematicamente di mettersi in contatto con tutte le donne che, per la loro vicinanza alle istituzioni del potere, avrebbero potuto essere utili alla causa. Egli ha specificamente menzionato il nome di Vassiliki.»
^Εκθέματα Προεπανάστασης - Κυρά-Βασιλική, su vrellis.gr, Pavlos Vrellis Greek History Museum. URL consultato il 13 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
Bibliografia
Richard Alfred Davenport, The Life of Ali Pasha of Tepeleni, Vizier of Epirus, surnamed Aslan or the Lion, Murray's Family Library, 1837.