Kunsthaus Bregenz
La Kunsthaus Bregenz (anche nota con l’acronimo KUB) è un museo d'arte contemporanea internazionale a Bregenz, nello stato federato del Vorarlberg, in Austria. Il museo, che si trova vicino alla riva del lago di Costanza, cambia i suoi allestimenti ogni anno. StoriaLa Kunsthaus Bregenz è stata progettata dall'architetto svizzero Peter Zumthor su commissione dello stato del Vorarlberg e costruito tra il 1990 e il 1997. Peter Zumthor ha vinto il premio Mies van der Rohe per l'architettura europea nel 1998 con la Kunsthaus. Nel 2009 Zumthor ha ricevuto anche il premio Pritzker per le sue opere in tutto il mondo.[1] Il KUB è stato inaugurato nel luglio 1997, con una mostra dell'artista americano James Turrell. Edelbert Köb fu il direttore fondatore che diresse il museo fino al 2000. Il suo successore, Eckhard Schneider, ha ricoperto questa carica dal 2000 al 2008. Dal 1º maggio 2015 Thomas D. Trummer dirige la KUB.[2] Architettura«La Kunsthaus si specchia nella luce del lago di Costanza, il suo corpo è costruito con lastre di vetro, acciaio e una massa di pietra di cemento colato, che dà struttura e spazio all'interno della casa. Visto dall'esterno, l'edificio sembra un corpo luminoso. Assorbe la luce mutevole del cielo e quella della foschia del lago, irradiandola in se stessa e, a seconda dell'angolo di osservazione, dell'ora del giorno e del tempo, ci dà un assaggio della sua vita interna.» Per via del suo design, la KUB è annoverata tra i più importanti edifici museali di architettura contemporanea del mondo ed è un esempio dello stile architettonico minimalista. Nel progetto per la Kunsthaus, l'architetto svizzero Peter Zumthor ha raggiunto l'obiettivo di creare un luogo ideale per le opere d'arte contenute e per i visitatori.[2] L'edificioLa Kunsthaus Bregenz è composta da due edifici indipendenti; uno ospita gli spazi espositivi del museo, una sala di lettura, un centro educativo, magazzini e locali tecnici nel seminterrato, l'altro l'amministrazione, una caffetteria e un bookshop. Entrambi gli edifici sono essenziali nella pianta e allo stesso tempo concettualmente profondi e accurati, sia nella scelta dei materiali che nelle soluzioni attuate per ottenere un'illuminazione naturale ottimale. L'edificio espositivo ha una struttura quasi cubica (26,5×26,5 metri per lato e 30 metri di altezza) divisa in sei piani, due dei quali sono sotterranei. Tutti i piani hanno una pianta simile: tre muri dell'edificio in cemento armato formano la struttura verticale di supporto e separano lo spazio espositivo dallo spazio di accesso e di collegamento. Quest'ultimo, adiacente ai muri perimetrali, contiene due scale, un ascensore per il pubblico e un montacarichi. Il progetto strutturale, che libera le facciate dalle funzioni statiche, ha permesso a Zumthor di rivestire l'intero edificio con una pellicola traslucida continua di 710 lastre di vetro acidato, trasformando le facciate del piano terra in grandi scatole luminose attraverso le quali la luce naturale entra nell'edificio da tutti i lati. Ai piani superiori, la luce naturale che il rivestimento semitrasparente lascia passare è diretta nelle stanze attraverso un soffitto di vetro opalino che nasconde anche il sistema di illuminazione artificiale. Di notte l'effetto si inverte e la luce artificiale viene trasmessa dall'interno verso l'esterno dell'edificio trasformandolo in un grande oggetto urbano luminoso. L'edificio è riscaldato e raffreddato da un sistema geotermico combinato con una ventilazione meccanica controllata e con recupero di calore[3]. Esposizioni ospitateNote
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