KrigiaKrigia Schreb., 1791 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2] EtimologiaIl nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Johann Christian Daniel von Schreber (1739 - 1810) nella pubblicazione "Genera Plantarum Eorumque Characteres Naturales Secundum Numerum, Figuram, Situm, & Proportionem Omnium Fructificationis Partium. (Ed. 8[a]). Frankfurt am Main" ( Gen. Pl., ed. 8[a]. 532) del 1791.[3] DescrizioneHabitus. Le specie di questo genere, con cicli biologici annuali o perenni, sono piante non molto alte. Tutte le specie del gruppo sono provviste di bianco latice.[4][5][6][7][8][9][10] Fusto. I fusti (da 1 a 50 per pianta), in genere eretti e ascendenti, sono di solito solitari e mediamente ramificati. La pubescenza è assente oppure scarsa (distalmente possono essere presenti dei peli ghiandolari). Le radici in genere sono di tipo fittonante o tuberoso (tuberi globosi). Altezza media delle piante: 3 – 75 cm. Foglie. Sono presenti solamente foglie formanti delle rosette basali con disposizione alterna (le foglie cauline sono rare). Le lamine sono glabre o pelose, picciolate o sessili, intere o pennate (con lobi). Il contorno varia da lineare a lanceolato, oppure ovato o oblungo. I margini sono interi o dentati (i denti sono sparsi o ampiamente distanziati) con forme triangolari. Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da uno o più capolini terminali (le sinflorescenze possono essere solitarie o a grappolo o di tipo panicato). I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma da campanulata o coppoide (o anche turbinata) ed è formato da alcune serie di brattee. Le brattee (da 5 a 18) hanno delle forme da strettamente lanceolate a oblungo-ovate con margini sottili e pallidi. Il ricettacolo, alla base dei fiori, è nudo (senza pagliette) e un poco convesso. Diametro dell'involucro: 2 – 12 mm. Fiori. I fiori (da 6 a 60 per capolino), tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, colorati da bruno a bruno-rossastro, hanno una forma da oblunga a obovoide-obconica con apice troncato e privi di becco (non sono compressi); in alcuni casi gli acheni sono provvisti di 5 - 10 - 20 coste longitudinali o nervature. Il pappo è dimorfico: all'interno sono presenti delle lunghe setole (da 5 a 45), all'esterno delle brevi scaglie (fino a 10). Raramente il pappo è assente. Biologia
Distribuzione e habitatLa distribuzione è unicamente Americana (lungo la costa atlantica, dal Canada meridionale al Messico settentrionale). TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Microseridinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Microseridinae fa parte del "quinto" clade della tribù; in questo clade insieme alla sottotribù Cichoriinae forma un "gruppo fratello".[8] I seguenti caratteri sono distintivi per la sottotribù:[7]
Il genere di questa voce, nell'ambito filogenetico della sottotribù, occupa una posizione vicina ai generi Marshalljohnstonia e Pinaropappus (insieme formano un clade filogenetico).[8] Alcuni Autori, considerando l'estensione della sottotribù, l'hanno suddivisa in 8 entità (o alleanze) informali. Il genere di questa voce è stato associato al gruppo Alleanza Krigia, formata dal solo genere di questa voce.[9][18] Ricerche di tipo filogenetico hanno dimostrato che il genere comprende due distinti lignaggi (classificati al rango di sezione):[9]
Nota: la specie Krigia x shinnersiana, ancora incerta nella collocazione tassonomica[19], è descritta all'interno della sezione Krigia. I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 8, 10, 12 e 18 (specie diploidi, triploidi, tetraploidi, esaploidi e dodecaploidi).[7] Elenco delle specieQuesto genere ha 7 specie:[2]
SinonimiSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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