KokinwakashūIl Kokin Wakashū (古今和歌集) o abbreviato Kokinshū (古今集), tradotto con "Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne", ed è la seconda raccolta di poesie giapponese pervenutaci successiva al Manyoshu e la prima delle ventuno antologie imperiali della poesia classica giapponese. Si suppone che sia stata compilata all'inizio del X secolo, nel periodo Heian. Raccoglie 1100 poesie divise in venti libri. La raccolta fu compilata da Ki no Tsurayuki, Ki no Tomonori, Ōshikōchi no Mitsune e Mibu no Tadamine. La forma tornata in auge e perfezionata in questa raccolta è il Waka, tuttavia sono presenti anche alcuni Chōka e Tanka. Questa raccolta non va confusa con il Shin-Kokin Wakashū (新古今和歌集) compilata da Fujiwara no Teika in periodo medievale. Struttura dell'operaNotevole la suddivisione organica dei libri e degli argomenti, più approssimativa nel Manyoshu. La raccolta è suddivisa in venti libri:
Si possono inoltre ulteriormente suddividere in due grandi gruppi: la natura e l'amore, temi centrali della poesia giapponese antica. Questo schema fu ripreso, con variazioni minime, anche dalle successive antologie. Esponenti di rilievoLa raccolta contiene richiami a poesie di rilevantissimi autori del Manyoshu, come Fujiwara no Sekio e la principessa Nukata. Tuttavia questi non occupano che una piccola parte nella grande raccolta, ed ecco che allora troviamo autori più recenti come: Ki no Tsurayuki, Ono no Komachi, Oshikoshi no Mitsune, Ki no Tomonori e Mibu no Tadamine. Senza contare poi Sosei e Kiyohara no Fukayabu. La maggior parte sono state composte da Ki no Tsurayuki, del quale ricordiamo anche il Tosa Nikki. Figure retoricheIl mirabile utilizzo delle figure retoriche nell'opera è cospicuo, elenchiamone alcune:
Esempi di poesieYuki no uchi ni haru wa kinikeri uguisu no koreru namida ima ya tokuramu Fra la neve che fiocca ecco, è arrivata la primavera. Dell'usignolo le lacrime gelate Ora si staranno sciogliendo. (Fujiwara no Takaiko) Kurenai no furiidetsutsu naku namida ni wa tamoto nomi koso iro masarikere Le lacrime che mi sgorgano dal cuore sanguinante, come tinta cremisi, impregnano soltanto le mie maniche di un colore sempre più intenso. (Ki no Tsurayuki) Bibliografia
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