Kim BasingerKimila Ann Basinger, detta Kim (Athens, 8 dicembre 1953), è un'attrice ed ex modella statunitense. Attrice sex symbol degli anni ottanta, esordisce nel 1978 con il film TV Il fantasma del volo 401, seguendo partecipazioni a film in ruoli secondari. Nel 1983 recita a fianco di Robert Redford e Glenn Close ne Il migliore di Barry Levinson, pellicola che la porta alla candidatura ai Golden Globe come "migliore attrice non protagonista" e in Follia d'amore di Robert Altman. Il successo arriva coi ruoli di Elizabeth McGraw nel film cult 9 settimane e ½ di Adrian Lyne e di Vicki Vale in Batman di Tim Burton. Ha ottenuto il culmine del successo grazie al ruolo di Lynn Bracken in L.A. Confidential, pellicola grazie a cui vince ai Premi Oscar 1998 la statuetta come miglior attrice non protagonista, un Golden Globe e uno Screen Actors Guild nella medesima categoria, venendo nominata ai BAFTA come miglior attrice protagonista. BiografiaTerza di cinque fratelli, Kim Basinger è nata in una famiglia di artisti (il padre Donald Wade Basinger era musicista[1][2] e sua madre Ann Cordell era una modella), ed è di origini inglesi, scozzesi, irlandesi, svedesi e tedesche;[3] frequentò l'accademia di arte drammatica, ma nel 1980 si trasferì a New York, dove intraprese con successo la professione di modella. Debuttò nella recitazione nel 1976 in alcune serie televisive di successo, seppure in piccoli ruoli, come Gemini Man, Charlie's Angels, McMillan e signora e L'uomo da sei milioni di dollari. Recitò per la prima volta da protagonista nel film televisivo Il fantasma del volo 401 proseguendo con Katie: la ragazza del paginone e Chi ha ucciso Joy Morgan sempre per la televisione. Debuttò al cinema da protagonista nel 1981 nel film Paese selvaggio che la vide recitare a fianco di un'altra futura stella di Hollywood al suo debutto, Daryl Hannah. Nel 1983 divenne famosa per aver posato nuda su Playboy e nello stesso anno ebbe il suo primo ruolo importante in un film, recitando in Mai dire mai. Fu molto apprezzata dal regista Blake Edwards che la volle con sé in due sue pellicole, I miei problemi con le donne (1983) e successivamente come protagonista in Appuntamento al buio (1987). Nel 1984 per la direzione di Barry Levinson aveva interpretato ne Il migliore un ruolo che le valse la nomination ai Golden Globe come miglior attrice non protagonista. Insieme a Mickey Rourke acquistò fama mondiale con 9 settimane e ½ (1986), diretto da Adrian Lyne: grazie alle scene del film, caratterizzate da un erotismo appena accennato, la Basinger divenne una delle sex symbol per eccellenza degli anni ottanta. Le fu proposto di partecipare anche al sequel, ovvero 9 settimane e ½ - La conclusione (1997), ma rifiutò adducendo motivi personali. Negli anni ottanta consolida il suo successo diventando una delle attrici più famose del periodo grazie a commedie quali Nadine - Un amore a prova di proiettile, Ho sposato un'aliena, Batman e Fuga dal mondo dei sogni. Dopo una serie di film dagli esiti commerciali altalenanti, raggiunse l'approvazione della critica con il noir L.A. Confidential (1997) di Curtis Hanson, dove interpretava una squillo di lusso modellata sulle fattezze della diva degli anni quaranta Veronica Lake: dopo l'ottima interpretazione vinse l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, il Golden Globe per la migliore attrice non protagonista e lo Screen Actors Guild Award per la migliore attrice non protagonista cinematografica. Nel 2002 ha recitato accanto a Eminem nel film 8 Mile nel ruolo di sua madre, di nuovo con Curtis Hanson alla regia. Grazie al buon successo di questa pellicola, ricevette negli anni successivi molte proposte; nel 2004 fu protagonista di ben tre film: il drammatico The Door in the Floor - tratto dal romanzo Vedova per un anno di John Irving - (in cui interpreta Marion Cole, una donna cinquantenne che inizia una relazione con un ragazzo appena maggiorenne), il thriller Cellular e la commedia romantica Se ti investo mi sposi?. Nel 2017 ha fatto parte del cast della pellicola Cinquanta sfumature di nero, accanto a Jamie Dornan e Dakota Johnson, dove ha ricoperto il ruolo di Elena Lincoln.[4] Vita privataDopo aver avuto una relazione con il fotografo Dale Robinette, ha sposato nel 1980 il truccatore Ron Snyder, conosciuto sul set di Paese selvaggio (1981); i due hanno divorziato nel 1989. Sul set di Bella, bionda... e dice sempre sì, ha conosciuto l'attore Alec Baldwin, con cui è stata sposata dal 1993 al 2002. Terminato il matrimonio con una separazione, la coppia fu al centro di una battaglia legale, legata all'affidamento della loro figlia Ireland Eliesse Baldwin (1995). Dal 2014 è fidanzata con l'acconciatore Mitch Stone. Difficoltà finanziarieAlcuni membri della famiglia raccomandarono nel 1989 alla Basinger di acquistare l'intero piccolo villaggio di Braselton, in Georgia, per 20 milioni di dollari, da rilanciare come attrazione turistica, come sede di studi cinematografici e di un festival cinematografico. Tale investimento si rivelò invece problematico, causandole difficoltà finanziarie e infine costringendola a vendere parti della proprietà. Attualmente Braselton (dove la Basinger risiede) è una città in rapida crescita ed è un noto centro residenziale con una importante comunità di sport motoristici. Le difficoltà finanziarie dell'attrice si sono accentuate per via del controverso film Boxing Helena. Infatti, dopo il rifiuto della cantante Madonna, la Main Line (casa di produzione del film) propose alla Basinger il ruolo dell'amputata Helena. L'artista accettò verbalmente di interpretare il ruolo ma in seguito, dopo una più attenta lettura del copione, declinò l'offerta, convinta che la pellicola proponesse agli spettatori troppe scene di sesso e violenza. La Main Line decise di portare l'attrice in tribunale, ottenendo in primo grado un'ingiunzione di pagamento di 8 milioni di dollari più 3 di spese legali; non essendo in grado di pagare queste somme, Basinger dichiarò bancarotta e fece ricorso. Il secondo grado di giudizio le diede ragione; intanto Kim Basinger e la Main Line erano giunti a un accordo extragiudiziale che riduceva il risarcimento a 3,8 milioni di dollari. Subito dopo la vicenda, in un'intervista, l'artista dichiarò: «Sono estremamente compiaciuta della decisione della Corte, continuo a sostenere che non c'era alcun contratto, verbale o altro, contrariamente alle affermazioni della Main Line, e io ho semplicemente pensato che un contratto verbale non fosse legalmente vincolante.»[5] AttivismoLa Basinger è vegetariana e sostenitrice dei diritti degli animali: ha posato per la PETA per una campagna anti-pellicce e ha inoltre scritto a stilisti come Yohji Yamamoto per chiedere loro che s'interrompesse l'uso della pelliccia nella moda.[6][7] FilmografiaCinema
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Doppiatrici italianeNelle versioni in italiano dei suoi film, Kim Basinger è stata doppiata da:
Da doppiatrice è sostituita da:
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