Kermesite
La kermesite è un minerale, solfuro di antimonio. Deriva dal persiano kurmizq = cremisi[1][2] (nella chimica antica era il rosso amorfo del solfuro di antimonio[1][2] ottenuto con triossido di diantimonio[2]). Descritta nel 1843[2] da Albert Chapman (Mackay, Queensland nel 1912 - 20 luglio 1996), collezionista australiano di minerali. Abito cristallinoCristalli aghiformi, fibrosi o radiali,[1] o in patine o in aggreggati raggiati.[3] Origine e giacituraLa genesi è idrotermale o secondaria. Il minerale si trova nella zona superficiale delle miniere di antimonio come minerale di risultante dalla parziale ossidazione dell'antimonite.[1][3] Forma in cui si presenta in naturaSi presenta in cristalli, aggregati fibrosi[1] e aciculari,[1] patine,[3] incrostazioni. Caratteri chimiciAl cannello, sul carbone si ricopre di Sb2O3; solubile in HNO3. Il minerale è solubile in acqua regia.[3] Il peso molecolare è 323,63 grammomolecole.[1] Indice fermioni: 0,0015099577[1] Indici di fotoelettricità[1]: GRapi: 0 (non radioattivo).[1] Località di ritrovamento
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